Airolo come Pyeongchang
I migliori atleti del pianeta, ticinesi compresi, si sfideranno nel dual moguls (gobbe in parallelo) in una tre giorni che genererà un importante indotto economico per tutta la regione
Le competizioni – giovedì e venerdì le sessioni di allenamento, sabato le qualificazioni e le finali –; la cerimonia di apertura con una parte ufficiale e un ricco programma di contorno (venerdì sera); i migliori atleti al mondo. Sono gli elementi che dal 7 al 10 marzo trasformeranno Airolo in una sorta di villaggio olimpico, grazie all’organizzazione di BancaStato Fis Freestyle Ski World Cup Airolo 2018, che riporterà la Coppa del mondo di gobbe (in particolare il dual moguls, in cui gli atleti si sfidano in parallelo) in Ticino dopo la prima e unica esperienza del 2004. Merito di Ticino Freestyle – organizzazione creata dalla Federazione sci Svizzera italiana proprio con lo scopo di proporre eventi di questa disciplina alle nostre latitudini e che ogni anno porta sulle piste della Leventina la Coppa Europa – e di una macchina organizzativa che può contare, oltre che sull’appoggio di sponsor ed enti locali, anche sull’esperienza di Andrea Rinaldi, vicepresidente della Fssi, allenatore capo della Nazionale svizzera e protagonista del panorama del freestyle ticinese da almeno 20 anni. «Sono fiero e orgoglioso di aver potuto lavorare accanto a due miei ex atleti (Nicolò Manna e Fabio Gasparini di Ticino Freestyle, ndr) per riportare la Coppa del mondo nel nostro cantone – afferma Rinaldi, sottolineando pure come l’intenzione sia di riproporre l’evento a cadenza regolare, se possibile ogni anno –. Tutto parte dal 2004 e da quella prima e finora unica gara di Cdm disputata in Ticino. Da allora molto è cambiato, il pendio sarà lo stesso, ma il livello dell’organizzazione sarà molto più elevato, così come le richieste della Fis. Airolo e la Leventina hanno però dimostrato in questi ultimi 20 anni di prestarsi a meraviglia per il freestyle, con la Coppa Europa, i Mondiali Junior in cinque discipline del 2007 e ora anche il Centro di allenamento nazionale (i cui lavori dovrebbero prendere il via, si spera, nell’estate del 2019, ndr). La tappa di Coppa del mondo, che ha un budget di circa 400’000 franchi, ne è un’ulteriore dimostrazione». A proposito di cifre, l’evento dovrebbe portare ad Airolo e dintorni circa 150 persone tra atleti, allenatori e accompagnatori (senza contare, sperando nel bel tempo, gli spettatori), generando «un indotto economico diretto importante, diverse decine di migliaia di franchi, per tutta la Leventina – affermano in coro Renzo Pesciallo (direttore stazione sciistica di Airolo, Valbianca Sa) e Fabrizio Barudoni (responsabile eventi Otr Bellinzonese e Alto Ticino) –. Senza dimenticare l’ampia visibilità che verrà data alle piste di Pesciüm e alla regione di Airolo grazie alle 36 ore complessive di diretta previste un po’ in tutto il mondo su diversi canali, compresa la Rsi che trasmetterà live le finali».
Una gara (anche) per Debby
Rinaldi ci svela come gli organizzatori abbiano deciso di affrettare i tempi per “colpa” di Deborah Scanzio, che dovreb
be chiudere la sua lunga carriera (nel 2002 l’esordio in Cdm, nella quale è salita quattro volte sul podio in 125 gare, compresa una vittoria nel 2016) al termine di questa stagione... «In realtà per avere le piste già pronte sarebbe stato ideale attendere qualche anno e la realizzazione dei lavori per il Centro di allenamento, ma Deborah ha corso la sua prima e unica gara di Cdm in Svizzera nel 2004 ad
Airolo e spesso diceva che le sarebbe piaciuto tornare a gareggiare in casa prima di smettere». Ovviamente contenta la 31enne di Piotta, che tra l’altro proprio ieri ha ricevuto (assieme a Marco Tadé) la convocazione di Swiss Olympic per la sua quarta Olimpiade... «Sono cresciuta sulle piste di Airolo e sarà bello poter tornare a casa dopo tanti anni in giro per il mondo,
sarebbe stato peccato non farlo». Per Nicole Gasparini (la terza componente della squadra rossocrociata di Cdm, che però al momento si sta riprendendo da un infortunio), la tappa ticinese sarà anche «l’occasione per mostrare più da vicino a genitori, familiari e amici cosa rappresenta questo sport per noi». Di certo, lo spettacolo non mancherà.