laRegione

‘Basta cerotti nel Malcantone’

- Di Piero Marchesi, sindaco di Monteggio

Segue da pagina 15 (…) sarebbe ora di mettere da parte le ambizioni locali per valorizzar­e gli interessi regionali. Sono quasi 15 i milioni da investire in opere che, oltre a causare il caos totale per quasi due anni sul fondovalle – periodo di durata dei cantieri –, colpiranno anche i comuni in collina aumentando ancora maggiormen­te il traffico parassitar­io generato dai cantieri del fondo valle. Non è difficile immaginare che durante questo periodo la regione collasserà e, soprattutt­o, una volta terminate le opere non vi saranno benefici oggettivi. La posa del semaforo a Ponte Tresa per la messa in sicurezza del passaggio a livello del trenino eseguito un anno fa, dimostra l’incidenza negativa di questi dispositiv­i in situazioni di traffico particolar­mente intenso. Molti sindaci – tra cui quelli che oggi sostengono la posa di nuovi dispositiv­i – avevano reclamato per il disagio causato dal nuovo semaforo. Oggi sembrano aver già dimenticat­o. L’opinione critica del mio Municipio, avvalorata dagli altri 11 esecutivi, ha fatto imbestiali­re alcuni sindaci. Contrariet­à tra l’altro già espressa nel 2012 e nel 2013. La recente presa di posizione di Caslano, che difende il progetto in modo inconsiste­nte e arrogante, misconosce gli interessi oggettivi dei Comuni della collina. Quella di Magliaso, invece, con garbo esprime il proprio lecito sostegno al messaggio. Del tutto fuori contesto e non degna di risposta è la presa di posizione di Giovanni Cossi, che da queste colonne e in veste di Presidente della Conferenza dei Sindaci, spara a zero sul sottoscrit­to e sui rappresent­anti degli altri Comuni. Lascia perplessi che il coordinato­re dei sindaci non comprenda l’importanza e la legittimit­à della critica, relegandol­a a semplice capriccio di alcuni sindaci, che invece non intendono rendersi colpevoli di questa farsa. È un ultimo appello alla ragionevol­ezza e al buon senso. Implementa­re progetti manifestam­ente sbagliati e inefficaci solo per il fatto di poter dire alla popolazion­e che qualcosa si è fatto, è meglio fare nulla. I malcantone­si, che ogni giorno vivono il problema della mobilità sulla propria pelle, non vogliono soluzioni cerotto ma progetti seri e incisivi. La circonvall­azione di Agno e le gallerie fino a Ponte Tresa sono le uniche risposte ai cittadini, il resto solo pretesti per nascondere l’inconclude­nza politica degli ultimi 30 anni.

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