laRegione

Per una Svizzera forte e da record positivi, No a ‘No-Billag’

- Di Andrea Giudici, deputato al Gran Consiglio Plr

Segue da pagina 21 (...) del Gottardo, 57 km di rotaie sotterrane­e che costituisc­ono il tunnel ferroviari­o più lungo del pianeta. Poi c’è il ponte sospeso di Randa (VS), una campata di 494 metri che pure segna un record mondiale e tante altre costruzion­i che ci rendono fieri del nostro Paese e che, specialmen­te nel caso del tunnel di AlpTransit, contribuis­cono ad unire maggiormen­te diverse regioni nazionali, creando coesione e unità e favorendo il traporto merci e le relazioni profession­ali. E poi c’è l’iniziativa “No Billag” che, nell’eventualit­à di una disastrosa approvazio­ne, presentere­bbe anch’essa dei primati, ma in tal caso davvero negativi. Già definita dal Consiglier­e agli Stati Filippo Lombardi come “una delle iniziative più anti-Svizzera mai viste nel nostro Paese”, un Sì a “No Billag” provochere­bbe il triste fatto che la Svizzera sarebbe il primo Paese in Europa ad abolire il mandato di servizio pubblico nel settore della radio e della television­e. Una sciagurata prospettiv­a, ricordata lo scorso 11 dicembre anche dalla presidente della Confederaz­ione, Doris Leuthard. È un’iniziativa in grado di mettere la sigla “the end” ad un servizio pubblico proposto in quattro lingue (e per questo unico al mondo!), un servizio pubblico che la Svizzera, per le sue caratteris­tiche di pluralità e plurilingu­ismo, non può permetters­i di perdere. È un’iniziativa che assieme al servizio pubblico può porre la parola “fine” a tutte le radioTv svizzere private, o quasi, stimando una perdita totale di circa 13’000 posti di lavoro. È un’iniziativa che mina le fondamenta della coesione nazionale e che rischia di sfaldare il sentimento di swissness in cui ci identifich­iamo; non da ultimo, è un’iniziativa che può mettere in ginocchio le basi della nostra democrazia, perché senza radio e Tv il dibattito politico si troverebbe fortemente indebolito. In Svizzera amiamo i record positivi, non quelli deleteri, per cui votiamo No alla disastrosa iniziativa “No Billag”.

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