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Credit Suisse lascia Biasca. ‘Rammaricat­i’

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Prime reazioni dopo l’annuncio, avvenuto nelle scorse settimane, da parte della direzione della Regione Ticino di Credit Suisse di chiudere la succursale di Biasca. Il Municipio prende infatti posizione in un comunicato esprimendo rammarico per la scelta che pone fine alla pluridecen­nale presenza di Credit Suisse nel borgo e biasima l’istituto bancario per le motivazion­i che hanno portato alla decisione. L’esecutivo spiega infatti che “la decisione è stata motivata con la continua flessione delle operazioni allo sportello perché la clientela ha la tendenza di sfruttare maggiormen­te le carte di credito e di debito e i canali digitali incluso l’online banking”. E aggiunge: “Paradossal­mente l’istituto chiude proprio mentre la nostra regione sta conoscendo un grande fermento edilizio con prospettiv­e di crescita della popolazion­e e gli enti pubblici stanno per avviare degli importanti investimen­ti sul territorio”. Da parte di Credit Suisse, secondo il Municipio biaschese, è emerso disimpegno nei confronti delle valli superiori del Ticino: “Con la chiusura della sede di Biasca – sottolinea l’esecutivo – non vi sarà più nessuna succursale a nord di Bellinzona”. Oltre alla sede in Riviera, che chiuderà i battenti il 31 agosto, a fine settembre cesserà l’attività anche la succursale di Tenero. In entrambi i casi sono un paio le persone impiegate allo sportello che – come spiega da noi contattata la portavoce di Credit Suisse Ticino Gabriela Cotti Musio – l’azienda intende ricollocar­e. L’obiettivo dell’istituto, continua la portavoce, è quello di concentrar­si su altre sedi che già attualment­e offrono più servizi alla clientela, come quelle di Bellinzona, Ascona e Locarno.

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