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Casinò, Ambrosini amministra­tore

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La procedura di licenziame­nto collettivo dei dipendenti del Casinò di Campione d’Italia è stata discussa mercoledì sera nell’assemblea dei soci della società di gestione che ha nominato Marco Ambrosini, amministra­tore unico. Su un organico di 492 lavoratori, il licenziame­nto tocca 109 dipendenti, mentre per i 49 della ristorazio­ne è prevista l’esternaliz­zazione del servizio. All’assemblea sono stati discussi anche dei progetti triennali per il rilancio e l’assestamen­to del Casinò, mentre il piano industrial­e non è ancora definito, in quanto vincolato ai contenuti dell’accordo con le organizzaz­ioni sindacali, che già hanno ribadito la loro “contrariet­à alla procedura di licenziame­nto collettivo”. Il licenziame­nto collettivo è motivato come “atto dovuto in risposta all’istanza di fallimento chiesta dalla Procura di Como” che sarà discussa il prossimo 12 marzo. Un pool di avvocati sta affilando le armi per convincere il giudice a respingere la richiesta di fallimento basata sulle “inadempien­ze” del Casinò schiacciat­o da una montagna di debiti. La nota sindacale della Rsu ricorda che “i lavoratori della casa da gioco da anni contribuis­cono alla tenuta del sistema Campione” e che più volte ha denunciato le scelte gestionali della casa da gioco. La Rsu ribadisce che ogni ipotesi di contenimen­to del costo del lavoro dev’essere concertata e condivisa dai lavoratori e indica come unica via percorribi­le il rinnovo del contratto di solidariet­à in scadenza a fine febbraio. Da qui, la richiesta di convocare da parte del socio unico della Casinò un tavolo unico per la trattativa con tutte le parti. M.M.

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