Il sogno di ‘I-Pod’ dura una parola
«Purtroppo...». Nessuna suspence né giri di parole. Iouri Podladtchikov è andato dritto al sodo. Il campione olimpico in carica ha comunicato il forfait per la prova di half-pipe di mercoledì 14 con voce pacata, anche se si può immaginarne la delusione. Dall’infortunio ai legamenti crociati del ginocchio destro ai Mondiali di Sierra Nevada, il 29enne è perseguitato dalla sfortuna. Agli X-Games, una decina di giorni or sono, ‘I-Pod’ aveva rimediato un infortunio più serio della commozione cerebrale inizialmente ipotizzata. Ulteriori analisi a Los Angeles avevano infatti evidenziato un trauma cranico con emorragia. «Le immagini davano l’impressione di un coma – ha spiegato alla stampa –; si vede una macchia di sangue nel cervello, una sorta di rigonfiamento». La diagnosi lascia poco spazio all’ottimismo. «Ho pensato che forse non potrò più praticare snowboard – ha aggiunto Podladtchikov, con una calma impressionante –. Sapevo che se la mia testa avesse ripicchiato il ‘pipe’, ciò avrebbe potuto comportare conseguenze terribili». Il ritiro di I-Pod ha sorpreso più d’uno, a cominciare da Pat Burgener, suo compagno di squadra e amico. «Quando me l’ha detto – ha commentato –, ho capito. È stato un grande in questa occasione, lo si vede nei suoi occhi: s’è detto che non sarà per stavolta e l’ha accettato». Podladtchikov vuole comunque restare positivo e guardare al futuro con fiducia. «Metto in conto dai tre ai sei mesi per rimettermi completamente. Non ho ancora disputato la mia ultima gara della carriera».