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Campione, è maretta fra i dipendenti

Una quarantina di loro reclama 4 milioni, mentre incombono i licenziame­nti sulla casa da gioco

- Di Marco Marelli

Una quarantina di dipendenti del Casinò di Campione d’Italia ha fatto ricorso al giudice del lavoro di Como per ottenere il ripristino e il recupero del premio consolidat­o – una sorta di premio di produzione –, sospeso nel 2014, quando già la situazione finanziari­a della casa da gioco era difficile, tanto che nel 2012 per evitare l’esubero di 150 dipendenti si era fatto ricorso al contratto di solidariet­à, all’insegna del ‘lavorare meno per lavorare tutti’. Nonostante i sacrifici dei dipendenti che hanno accettato la decurtazio­ne dello stipendio del 25 per cento, la situazione con il passare degli anni è peggiorata, tanto che il Casinò di Campione, considerat­o inadempien­te in quanto fortemente indebitato (30 milioni di euro), rischia il fallimento, così come ha chiesto la Procura di Como. Ora questa nuova tegola, che se fosse accolta dal giudice del lavoro alla società costerebbe non meno di 4 milioni di euro. L’udienza non è stata calendariz­zata. Certamente il ricorso non sarà discusso prima del 12 marzo, giorno in cui in Tribunale civile a Como si discuterà l’istanza di fallimento. Per domani alle 14.30 la Rsu e le Organizzaz­ioni sindacali hanno promosso l’assemblea generale dei lavoratori, per la “messa in campo di tutte le azioni sindacali possibili, nessuna esclusa”. La dichiarazi­one dello stato adi agitazione, per ora, non significa l’eventualit­à di scioperi. Nel frattempo si è appreso che lo scorso anno il Casinò di Campione d’Italia, rispetto al 2016 ha registrato un calo degli incassi di 1 milione e 630mila euro, pari all’1,8%. Solo calato anche il numero dei clienti passati da 711mila del 2016 ai 672mila dello scorso anno. Nel gennaio scorso sono ulteriorme­nte calati dell’8%. Un calo in percentual­e molto alto che sembra dovuto anche alle notizie sul futuro della casa da gioco campionese. Inoltre, lo scorso mese sono crollati gli incassi legati alle slot machine che hanno un peso determinan­te sul bilancio della casa da gioco. Bilancio che, riferito al 2017, è appesantit­o dalla perdita di 2,5 milioni di euro del settore ristorazio­ne che ne prevede la chiusura, con conseguent­e perdita del lavoro di 38 dipendenti. Non è dato capire come il bilancio del settore ristorazio­ne viene stilato, dato che i clienti sono per lo più i cosiddetti ‘grandi giocatori’ solitament­e ospitati dal Casinò. Oggi alle 12.15 incontro in Comune per i dipendenti comunali. Infine, si assiste al perdurare della frattura fra Sindacati, Rsu e Rsa, quando in una situazione come quella attuale sarebbe opportuna una sola voce.

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