Campione, è maretta fra i dipendenti
Una quarantina di loro reclama 4 milioni, mentre incombono i licenziamenti sulla casa da gioco
Una quarantina di dipendenti del Casinò di Campione d’Italia ha fatto ricorso al giudice del lavoro di Como per ottenere il ripristino e il recupero del premio consolidato – una sorta di premio di produzione –, sospeso nel 2014, quando già la situazione finanziaria della casa da gioco era difficile, tanto che nel 2012 per evitare l’esubero di 150 dipendenti si era fatto ricorso al contratto di solidarietà, all’insegna del ‘lavorare meno per lavorare tutti’. Nonostante i sacrifici dei dipendenti che hanno accettato la decurtazione dello stipendio del 25 per cento, la situazione con il passare degli anni è peggiorata, tanto che il Casinò di Campione, considerato inadempiente in quanto fortemente indebitato (30 milioni di euro), rischia il fallimento, così come ha chiesto la Procura di Como. Ora questa nuova tegola, che se fosse accolta dal giudice del lavoro alla società costerebbe non meno di 4 milioni di euro. L’udienza non è stata calendarizzata. Certamente il ricorso non sarà discusso prima del 12 marzo, giorno in cui in Tribunale civile a Como si discuterà l’istanza di fallimento. Per domani alle 14.30 la Rsu e le Organizzazioni sindacali hanno promosso l’assemblea generale dei lavoratori, per la “messa in campo di tutte le azioni sindacali possibili, nessuna esclusa”. La dichiarazione dello stato adi agitazione, per ora, non significa l’eventualità di scioperi. Nel frattempo si è appreso che lo scorso anno il Casinò di Campione d’Italia, rispetto al 2016 ha registrato un calo degli incassi di 1 milione e 630mila euro, pari all’1,8%. Solo calato anche il numero dei clienti passati da 711mila del 2016 ai 672mila dello scorso anno. Nel gennaio scorso sono ulteriormente calati dell’8%. Un calo in percentuale molto alto che sembra dovuto anche alle notizie sul futuro della casa da gioco campionese. Inoltre, lo scorso mese sono crollati gli incassi legati alle slot machine che hanno un peso determinante sul bilancio della casa da gioco. Bilancio che, riferito al 2017, è appesantito dalla perdita di 2,5 milioni di euro del settore ristorazione che ne prevede la chiusura, con conseguente perdita del lavoro di 38 dipendenti. Non è dato capire come il bilancio del settore ristorazione viene stilato, dato che i clienti sono per lo più i cosiddetti ‘grandi giocatori’ solitamente ospitati dal Casinò. Oggi alle 12.15 incontro in Comune per i dipendenti comunali. Infine, si assiste al perdurare della frattura fra Sindacati, Rsu e Rsa, quando in una situazione come quella attuale sarebbe opportuna una sola voce.