La Svizzera solidale e l’iniziativa ‘No Billag’
Molte sono le associazioni, le organizzazioni e le istituzioni che si sono attivate nella campagna contro l’iniziativa No Billag. Colpisce vedere come gruppi anche molto diversi tra di loro, da associazioni economiche, a quelle sociali, da quelle culturali a quelle legate alle politiche di sviluppo, siano presenti nel dibattito e mettano in evidenza l’importante contributo della Ssr nell’informare e far conoscere queste diverse realtà. Segno dell’importanza della Ssr anche nei contesti associativi. Nel mese di dicembre, insieme a molte altre persone, ho potuto partecipare alla raccolta fondi della Catena della Solidarietà, una fondazione espressione della solidarietà svizzera. La Rsi, in questa occasione in collaborazione con Radio Fiume Ticino, ha condotto la campagna in Ticino per raccogliere fondi a favore di giovani in difficoltà in Svizzera. Lo ha fatto con molta sensibilità e grande impegno da parte dei suoi collaboratori e collaboratrici. Nel dibattito sull’iniziativa No Billag non va dimenticato il supporto che la Ssr garantisce nel presentare e informare sui temi e le problematiche sociali, ma anche il suo contributo concreto alle raccolte fondi. Solo l’anno scorso grazie a questo impegno è stato possibile raccogliere aiuti per 5,9 milioni di franchi per il villaggio grigionese di Bondo, dopo la devastante frana. Aiuti che hanno permesso alla Catena della Solidarietà di aiutare immediatamente le famiglie e le piccole imprese in difficoltà. Anche per questo importante ruolo svolto dalla Ssr a favore di tutta la collettività l’iniziativa “No Billag” va bocciata. Un motivo in più per votare no all’iniziativa.