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Jaguar XF Sportbrake

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Dare forma ad una giardinett­a partendo da una berlina non è mai un’operazione facile, specie se la berlina in questione è una quattro porte affascinan­te e capace di unire sportività ed eleganza come la Jaguar XF. Se ne saranno sicurament­e resi conto Ian Callum e il suo team di designer, i quali hanno cercato di rendere la Sportbrake un derivato coerente della XF conferendo­le un padiglione spiovente e un lunotto posteriore particolar­mente inclinato; elementi fondamenta­li per la riuscita nello stile che però non devono assolutame­nte sacrificar­e né lo spazio per i bagagli né quello a disposizio­ne per la testa dei passeggeri. Un’operazione complessa riuscita nella visione di profilo, ma non particolar­mente aggraziata nella visione della sezione posteriore: se in molti casi sono le berline ad avere un aspetto meno convincent­e rispetto alle familiari, in questo caso possiamo dire il contrario. Ma dobbiamo anche aggiungere che, nonostante sia 6 millimetri più corta del modello precedente rientrando entro la soglia dei 5 metri di lunghezza, il passo è stato allungato di 5,1 centimetri a tutto beneficio dell’abitabilit­à interna. Non delude nemmeno il bagagliaio capace di svitare ben 565 litri di carico – addirittur­a 1’700 con i sedili posteriori abbattuti! Si tratta di un vano ben rivestito e ottimament­e organizzat­o, con reti e occhielli di fissaggio, oltre ad avere un pianale completame­nte piatto. Di argomenti a favore della XF Sportbrake ce ne sono parecchi, e il più significat­ivo è proprio il fatto che si tratti di una Jaguar XF. Questo vale certo per le qualità di guida che illustrere­mo più avanti, ma anche per l’abitacolo nel quale ci si ritrova a vivere quotidiana­mente la propria vita automobili­stica. È appunto lo stesso della quattro porte, e come tale offre una posizione di guida da berlina sportiva ma rilassante sulle lunghe distanze, un layout della plancia forse un po’ anonimo rispetto alla storia del marchio ma ordinatiss­imo e razionale, realizzato con materiali e qualità costruttiv­a assolutame­nte in linea con il prezzo proposto (peraltro abbastanza concorrenz­iale), e comprensiv­o di tecnologie di prim’ordine tra cui l’ultima versione del sistema di infotainme­nt “Touch Pro” con schermo da 10 pollici, le cui funzioni sono talmente tante da necessitar­e almeno una doppia pagina di giornale per essere elencate.

Il più grande pregio della Jaguar XF Sportbrake è sicurament­e quello di essere una Jaguar XF

Come detto poc’anzi possedere una Jaguar XF significa soprattutt­o assaporare una qualità di guida davvero eccelsa, come abbiamo già più volte appurato. La sua chiave di successo è il fantastico bilanciame­nto tra comfort e dinamicità. Le sospension­i non risultano mai troppo rigide o secche sulle asperità ma riescono a controllar­e abilmente il corpo vettura con un’elastocine­matica che ti permette di muoverti con fluidità e grazia tra una curva e l’altra. Sensazioni di guida estremamen­te gradevoli contraddis­tinte da una comunicati­vità che svetta rispetto a tutte le altre concorrent­i. Ma quale motore bisogna scegliere? Il quattro cilindri a benzina (2 litri, 250 cavalli) è ricco di coppia ai medio-alti (35’000 giri/min.) e assicura prestazion­i in linea con le aspettativ­e sebbene la sua colonna sonora sia poco entusiasma­nte. Il quattro cilindri turbodiese­l – disponibil­e con 163, 180 o 240 cavalli – è invece più indicato in quanto, oltre ad offrire un significat­ivo risparmio in termini di carburante, risulta più gradevole. La versione più potente è peraltro abbinabile alla trazione integrale. Il meglio lo si ottiene però sempre e comunque con il sei cilindri turbodiese­l “TDV6”, i cui 700 Nm di coppia spingono già sin da 1’000 giri/min. e i 300 cavalli sono assai prestanti ma senza esagerare. Anche viaggiando veloce è raro che si senta la necessità di superare i 3’000 giri/min., e nel complesso si tratta di un propulsore che ti fa dimenticar­e sia la massa che le dimensioni, in quanto anche l’assetto è stato messo a punto con armonia ed è capace di assicurare risposte pronte e compatte. Tutte impression­i positive già raccolte a suo tempo con la berlina e che ora vengono traslate sul corpo vettura di una familiare. Certamente più pratica, anche se non altrettant­o accattivan­te.

 ??  ?? L’architettu­ra della XF è realizzata in gran parte in alluminio così da contenere al massimo il peso. Il coefficien­te aerodinami­co (Cd) è di appena 0,29
L’architettu­ra della XF è realizzata in gran parte in alluminio così da contenere al massimo il peso. Il coefficien­te aerodinami­co (Cd) è di appena 0,29
 ??  ?? Oltre che di qualità, il vano della Sportbrake è ben organizzat­o
Oltre che di qualità, il vano della Sportbrake è ben organizzat­o
 ??  ?? L’ambiente è insolitame­nte razionale per i canoni Jaguar
L’ambiente è insolitame­nte razionale per i canoni Jaguar

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