Il 2018 del Lugano è pirotecnico
Quarta vittoria filata (sempre senza subire gol) dei bianconeri, ancora imbattuti nel 2018. Tami: ‘Non è una sorpresa’.
Terzo successo (il quarto consecutivo) in altrettanti incontri dalla ripresa del Campionato per i bianconeri. Nell’1-0 rifilato al Gc esordisce anche Janko, ma a decidere la sfida è il solito Mariani.
Alzi la mano chi si aspettava un inizio di 2018 così per il Lugano. Tre partite, tre vittorie, che se sommate anche all’ultima giocata prima della pausa invernale (2-0 a Thun), fanno quattro successi consecutivi. Oltretutto tutti ottenuti senza subire una sola rete. Un ruolino di marcia talmente impressionante che immaginarlo sarebbe stato praticamente impossibile per chiunque. O forse no. «Io ci credevo in un inizio così – ci confessa il tecnico dei bianconeri Pier Tami al termine del match vinto 1-0 a Cornaredo contro il Grasshopper –. Già nel finale dell’andata avevamo dimostrato, sia in Europa League sia in campionato, di essere in crescendo. Durante la pausa poi abbiamo avuto tempo per lavorare e per conoscerci ancora meglio e ora ne stiamo raccogliendo i frutti». Contro le cavallette Mariani (autore del gol partita nel finale del primo tempo) e compagni hanno dimostrato ancora una volta grande maturità, solidità e concretezza centrando il terzo 1-0 consecutivo... «Sono molto contento della prestazione, perché contro una squadra che sa difendersi bene e ripartire abbiamo giocato con pazienza e personalità, concedendo davvero poco e riproponendo in pratica quanto di buono mostrato nelle precedenti partite. Solo nel finale abbiamo sofferto un po’, ma anche perché Piccinocchi ha accusato un problema agli adduttori dopo che avevo già effettuato il terzo cambio. In ogni caso su tutto l’arco della partita siamo stati noi ad andare più vicini al secondo gol che loro al primo. Arriveranno anche partite nelle quali segneremo di più, ma per intanto mi ten-
go stretto questi 1-0, un risultato che mi sta piacendo...». Altro dato significativo: il Lugano non subisce gol dal 2-0 di Kololli siglato al 35’ della sfida con il Losanna dello scorso 10 dicembre. Tradotto, Da Costa è imbattuto da ben 415 minuti di gioco... «È notevole, ma è il frutto del lavoro di tutta la squadra. La nostra prima linea difensiva sono gli attaccanti, poi i centrocampisti, la difesa e il portiere. Come attacchiamo e creiamo occasioni da gol anche grazie alla partecipazione al gioco dei difensori, possiamo non subire gol e concedere poco se tutti fanno il loro lavoro. Ed è quello che sta succedendo».
Un meccanismo rodato nel quale Tami spera si inserisca presto anche Marc Janko, al quale ieri ha concesso una decina di minuti nel finale di gara... «Marc deve trovare la migliore condizione psicofisica attraverso minutaggio di gioco, ha bisogno di intensità. I suoi dieci minuti mi sono piaciuti, è andato sui palloni e ha effettuato due o tre combinazioni nelle quali si è visto quello che può fare. Di sicuro i risultati positivi che stiamo ottenendo non mi mettono addosso quello stress di dover trovare subito una soluzione, ma piano piano lo voglio integrare. Bisogna capire quando e come,
ma forse per sfruttare tutto il potenziale offensivo che abbiamo potremmo cambiare qualcosa».
‘Forse la salvezza è più vicina, ma dobbiamo rimanere affamati’
Il successo sugli uomini di Murat Yakin ha permesso ai ticinesi di avvicinare lo Zurigo al terzo posto (-1) della classifica di Super League e soprattutto di mantenere invariato il vantaggio (11 punti) sul fanalino di coda Sion, tornato alla vittoria superando 3-1 il Losanna... «Chiaro che continuando a vincere la salvezza è forse più vicina di quanto potessimo aspettarci. Dipende da noi, da quanto resteremo affamati e concentrati. Se in campo non commettiamo più errori, è proprio perché manteniamo la concentrazione dall’inizio alla fine. Quando poi capita di sbagliare, c’è grande solidarietà e un’organizzazione che ci salvano». Quando gli si fa notare che un Basilea in crisi e il secondo posto (che dà accesso alle qualificazioni della Champions League) sono a una decina di punti, il tecnico bianconero glissa con un sorriso... «Non guardiamo gli altri». E allora guardiamo il Lugano, che tra l’altro è davvero un piacere.