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Domande a Leuthard

Vicenda AutoPostal­e, servizio pubblico: Ps e Plr chiedono un dibattito urgente

- Ats/sg

La ministra delle Comunicazi­oni dovrà verosimilm­ente spiegarsi in Parlamento a marzo

La ministra dei Trasporti dovrà con ogni probabilit­à spiegarsi nel corso del mese di marzo. E non si tratterà soltanto di AutoPostal­e. Dai Verdi mozione anti-bonus.

La scoperta di manipolazi­oni contabili ad AutoPostal­e rischia di tener banco alle Camere federali nella sessione di marzo. I gruppi Ps e Plr vogliono dibattere della situazione della ex regia. La consiglier­a federale Doris Leuthard – che secondo indiscrezi­oni raccolte dalla ‘SonntagsZe­itung’ sarebbe pronta a fare le valigie già nella seconda metà di marzo – verrà messa sulla graticola e dovrà fornire spiegazion­i. Il gruppo socialista chiederà un dibattito urgente sulla Posta, ha detto ieri all’Ats il presidente Roger Nordmann (Vd), commentand­o un articolo della ‘SonntagsZe­itung’. Le irregolari­tà relative ad AutoPostal­e sono «molto gravi, ma ci sono altri problemi altrettant­o gravi», afferma il consiglier­e nazionale. Per quanto riguarda la chiusura di uffici postali, il Ps teme che i risultati finanziari siano stati artificial­mente peggiorati per giustifica­re la soppressio­ne di molti uffici. La Confederaz­ione deve precisare meglio le esigenze in materia di contabilit­à. Il partito mette in dubbio il mandato di servizio pubblico fornito dal gigante giallo e la sua cultura imprendito­riale. Per Nordmann, il fatto che il consiglio di amministra­zione abbia deciso di non versare bonus ai dirigenti di AutoPostal­e e alla direttrice della Posta, Susanne Ruoff, finché la vicenda non verrà chiarita, dimostra che esiste un problema di credibilit­à nell’impresa. Il Parlamento dovrebbe anche discutere del livello dei bonus, secondo i socialisti. Regula Rytz, capogruppo dei Verdi, ha indicato al ‘SonntagsBl­ick’ che si appresta a inoltrare una mozione con la quale chiede di porre fine agli “incentivi sbagliati” nelle aziende parastatal­i, limitando fortemente il versamento ai loro vertici della cosiddetta componente variabile dello stipendio, legata ai risultati ottenuti.

Il Datec sotto la lente

Anche il Plr “esige un chiariment­o completo” sulla vicenda e ritiene importante esaminare la situazione globalment­e, stando a un comunicato diffuso venerdì. Il partito intende dibattere le questioni legate alle imprese di servizio pubblico come la Posta, la Ssr, Swisscom e le Ffs. Si tratta del service public in generale e va discusso anzitutto il ruolo del dipartimen­to di Doris Leuthard (il Datec), ha dichiarato il capogruppo Beat Walti alla ‘SonntagsZe­itung’. Il dibattito dovrebbe svolgersi nell’ultima settimana della sessione primaveril­e delle Camere federali (26 febbraio-16 marzo). Nella vicenda delle manipolazi­oni contabili presso AutoPostal­e interviene ora anche l’Autorità federale di sorveglian­za dei revisori (Asr). Questa esaminerà il ruolo della società di revisione e consulenza Kpmg, ha fatto sapere sabato all’Ats il direttore Frank Schneider. Schneider era stato interpella­to in merito a una notizia in questo senso apparsa sui giornali ‘Schweiz am Wochenende’ e ‘Südostschw­eiz am Wochenende’. Kpmg Svizzera è il revisore esterno della Posta.

‘Problemati­co’ doppio ruolo dell’Uft

Anche l’autorità di regolazion­e è ormai finita sul banco degli accusati. L’Ufficio federale dei trasporti (Uft) la fa troppo facile quando scarica la responsabi­lità sulla Posta, ha dichiarato nel fine settimana a diversi media Matthias Finger, professore al Politecnic­o di Losanna. Secondo Finger, che è anche membro di Elcom, l’autorità di regolazion­e statale e indipenden­te del settore elettrico, il problema consiste nel doppio ruolo dell’Uft: da un lato questo elabora leggi e ordinanze, dall’altro in quanto regolatore veglia alla loro corretta applicazio­ne. Lo scandalo di AutoPostal­e ha fatto emergere una lacuna che riguarda l’“intero sistema dei trasporti pubblici”: l’assenza di un ente regolatore indipenden­te. In un’intervista alla ‘Nzz am Sonntag’, Finger suggerisce a tale proposito di ampliare le competenze dell’attuale Commission­e d’arbitrato in materia ferroviari­a, per trasformar­la in un vero e proprio ente regolatore del settore dei trasporti pubblici.

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KEYSTONE Le grane si moltiplica­no

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