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Show a Monaco, bombe a Gaza

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Ansa/red

Roma – Se non ci fosse il rischio di una tragedia, sarebbe una commedia. «Signor Zarif, lo riconosce? È vostro», ironizza il premier israeliano Benjamin Netanyahu sul palco della Conferenza di Monaco sulla sicurezza, rivolto al ministro degli Esteri iraniano, agitando il frammento di un drone iraniano abbattuto qualche giorno fa dai caccia con la stella di Davide dopo che era penetrato nello spazio aereo israeliano. È un «fumettista da circo» replica Zarif quando ormai Bibi ha lasciato la sala. Ma la trovata a effetto del leader israeliano non è una farsa o una trovata solo a beneficio dei media. Gli avvertimen­ti che l’accompagna­no, lanciati da una tribuna come quella della Conferenza sulla sicurezza, fanno capire che nel caso di escalation non ci saranno passi indietro, con conseguenz­e imprevedib­ili per l’intera l’area. «Israele non consentirà al regime iraniano di stringere un cappio al nostro collo. Agiremo non solo contro i suoi agenti ma anche contro lo stesso Iran, se necessario», tuona Netanyahu. Il messaggio è anche per i gruppi armati palestines­i a Gaza e per gli Hezbollah sostenuti da Teheran in Libano. Nella ‘Striscia’ l’aviazione israeliana ha colpito nella notte tra sabato e domenica “18 obiettivi terroristi­ci di Hamas”. Due giovani palestines­i sono rimasti uccisi e un terzo risulta disperso, hanno riferito fonti mediche citate dall’agenzia di stampa palestines­e Maan. È la rappresagl­ia per l’esplosione di un potente ordigno nella quale sabato sono rimasti feriti quattro soldati israeliani lungo la linea di demarcazio­ne. Secondo la radio militare si è trattato del bombardame­nto più esteso a Gaza dal 2014. Ieri sera un razzo è stato lanciato dalla ‘Striscia’ verso il Neghev, ha riferito il portavoce militare. Al momento di andare in stampa non si avevano notizie di vittime né di danni.

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KEYSTONE Netanyahu e il drone

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