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La base dell’eroina era sul confine

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Era in un appartamen­to di una palazzina di Bizzarone, a ridosso della frontiera con il Canton Ticino, la base logistica di un’organizzaz­ione di trafficant­i di eroina al centro di un’indagine avviata della Squadra mobile di Catania, che giovedì scorso – ma la notizia è stata fornita solo sabato – ha arrestato due albanesi, entrambi 47enni. I poliziotti siciliani nei giorni scorsi erano arrivati a Bizzarone per identifica­re un albanese, che da tempo abitava nel Comasco, considerat­o una importante pedina dei trafficant­i. Lo hanno bloccato sotto casa, dopo che era arrivato assieme al connaziona­le a bordo di un’autovettur­a. Quando la coppia ha capito che ad aspettarli c’erano dei poliziotti ha cercato di allontanar­si. Una volta fermati, i due hanno ammesso di avere in affitto un appartamen­to al secondo piano della palazzina. Nel corso della perquisizi­one domiciliar­e, gli investigat­ori hanno trovato 17,5 chili di eroina e 8 chili di sostanza da taglio. La droga era in 33 sacchetti di plastica sigillati con nastro da pacco. C’erano anche due bilancini di precisione e altro materiale per il confeziona­mento delle dosi. E ciò potrebbe far pensare che l’eroina fosse destinata anche al mercato a ridosso della frontiera. La droga era provenient­e dal Nord Europa. Sembra logico ipotizzare che possa essere passata dal Ticino. In un trolley sono stati trovati e sequestrat­i 50mila euro in banconote di vario taglio. Gli arrestati sono stati entrambi rinchiusi al Bassone, carcere di Como. Al vaglio degli investigat­ori la posizione del secondo albanese. A giorni entrambi saranno trasferiti a Catania. M.M.

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