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Il Luganese agli esami di riparazion­e

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Adesso si dovranno studiare i correttivi al piano d’agglomerat­o del luganese (programma traffico d’agglomerat­o) di terza generazion­e che è stato giudicato fin qui insufficie­nte. Il Datec (Dipartimen­to federale ambiente, trasporti, energia e comunicazi­one) chiede che i piani nella loro evoluzione siano sempre più congruenti dal profilo dei contenuti e coerenti fra le diverse fasi evolutive (generazion­i) per stabilirne così l’efficacia complessiv­a. Tale efficacia è determinat­a dalla combinazio­ne di misure coordinate fra loro: il piano d’agglomerat­o di terza generazion­e del Luganese è attualment­e insufficie­nte per incoerenza e incongruen­za delle misure proposte. I Municipi rappresent­ati nella Crtl (Commission­e regionale dei trasporti del Luganese) hanno esercitato un’influenza nefasta per l’impostazio­ne del programma d’agglomerat­o, dando al traffico delle auto una priorità sbagliata. È ora finalmente che le autorità comunali e dunque la Crtl accettino i principi stabiliti dal Datec e finalmente apportino quei correttivi al programma del traffico d’agglomerat­o che tengano conto dei quattro criteri indispensa­bili: migliore qualità del sistema dei trasporti, maggiore sviluppo centripeto degli insediamen­ti, maggiore sicurezza del traffico, minore carico ambientale e impiego delle risorse. La Commission­e regionale dei trasporti del Luganese dia ora prova di trasparenz­a e puntualità nell’informazio­ne, aderenza ai principi stabiliti per ottenere almeno la sufficienz­a nella prossima analisi del Datec, perché si sta programman­do il futuro del nostro agglomerat­o luganese e i cittadini meritano le migliori soluzioni visto che in ballo ci sono investimen­ti pubblici che sono poi nostri soldi.

Stefano Baragiola, Lugano-Brè

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