Elezioni italiane freno per la Cannobina Navigazione, ‘come sarà?’
La campagna elettorale italiana sembra aver provocato uno stop alla messa in sicurezza della statale 34 del Lago Maggiore. Se così fosse, sarebbe “inaccettabile” per Giandomenico Albertella, sindaco di Cannobio, mittente di una lettera spedita l'altroieri al ministro Graziano Delrio nella quale si legge: “Se i 45 milioni di euro per i lavori di sicurezza da Verbania al confine di Stato sono stati stanziati, chiedo che venga sottoscritto prima del 4 marzo l'accordo di programma con cui sono definiti i ruoli dei singoli enti firmatari e le risorse disponibili per la realizzazione degli interventi”. Un richiamo, quello di Albertella, a che Delrio mantenga “l’impegno da lui assunto nell’incontro tenutosi a Torino il 6 aprile 2017”. Il sindaco pone l’accento sul fatto che il suo Comune “ha mantenuto gli impegni assunti nell’incontro del 6 aprile 2017, ovvero utilizzare (...) una quota dei ristorni dei frontalieri e stanziare nel proprio bilancio di previsione 2018 ben 200mila euro per ognuno dei prossimi 5 anni”. Il sindaco di Cannobio si rifà anche a quanto emerso lo scorso 7 dicembre, quando al Ministero delle infrastrutture e del territorio “la Regione Piemonte aveva confermato di aver presentato al ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno la richiesta di inserimento nel programma di interventi sulle infrastrutture per il Piemonte l’importo di 25 milioni di euro”. Stanziamento approvato il 23 dicembre scorso dal Cipe. A questo proposito, Albertella vuole “ricevere formale comunicazione dell’avvenuto stanziamento dei 25 milioni di euro (...) e specificazione delle opere che si realizzeranno con i suddetti fondi, oltre alla relativa tempistica”. M.M. “Il 1° di marzo riprenderà la navigazione e se sì come sarà l’offerta di navigazione sul Lago Maggiore”? La domanda la pone, in un’ interpellanza al governo ticinese inoltrata ieri, il granconsigliere indipendente di Sant’Abbondio, Cleto Ferrari. A 8 giorni dalla fatidica data di entrata in servizio dei battelli sul Verbano, Ferrari ricorda l’importanza di questi collegamenti lacustri per tutte quelle “varie piccole attività come la ristorazione o l’alloggio e la locazione che sono molto legate a questa offerta di mobilità. Marzo – osserva l’interessato – coincide anche con una lenta ripresa del turismo legato al Verbano”. L’assenza di questi battelli, ovviamente, danneggia tutta l’economia del Gambarogno e penalizza “i cittadini che vi vivono e pagano le imposte”. “Al momento – prosegue – gli studenti della zona e i lavoratori si trovano comunque senza un collegamento efficiente di andata e ritorno con Locarno”. Da qui la legittima richiesta dell’interpellante al Consiglio di Stato, mirante ad ottenere le necessarie rassicurazioni in merito al futuro del servizio.