Ats, le condizioni dei redattori
La redazione dell’Agenzia telegrafica svizzera (Ats) si aspetta che i negoziati sulla ristrutturazione proseguano ma, visto il rifiuto del Consiglio d’amministrazione (Cda), è disposta ad accogliere una conciliazione. Tutto questo a condizione che i licenziamenti siano sospesi durante la durata del processo. La redazione vuole dei veri negoziati, hanno affermato ieri a Berna in una conferenza stampa diversi membri della commissione del personale, in presenza di rappresentanti dei sindacati syndicom e impressum. L’impressione dei giornalisti è che essi non siano stati affatto ascoltati dal Cda durante i negoziati. Per quanto riguarda il piano sociale, ritengono di aver ottenuto solo noccioline a fronte delle condizioni di partenza e dei 20 milioni di franchi di riserve dell’Ats. Vista l’opposizione del Cda a proseguire i negoziati, i redattori accolgono con favore l’idea di una mediazione esterna, partendo dal presupposto che nel frattempo i licenziamenti vengano sospesi. In caso contrario l’intero processo costituirebbe solo una farsa. I dipendenti si aspettano quindi che il Cda confermi per iscritto, entro il 28 febbraio, che i licenziamenti vengano sospesi. Per il Cda, vi sono ancora buone possibilità di giungere ad una soluzione consensuale, “alla condizione che le due parti facciano dei passi per venirsi incontro”.