Mozione sans-papiers, pollice verso
I sans-papiers non vanno esclusi dalle prestazioni delle assicurazioni sociali, in particolare l’Avs e l’assicurazione malattia. Il Consiglio federale raccomanda a questo proposito di respingere una mozione presentata dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (Csss-N), che esige una serie di misure in nome di una “legislazione coerente”. La commissione aveva deciso lo scorso gennaio – con 17 voti contro 8 – di depositare un testo in cui chiede controlli maggiori sulle persone senza statuto di soggiorno regolarizzato in Svizzera, residenti sul territorio nazionale. Essa domanda di risolvere la contraddizione per la quale questa categoria ha gli stessi diritti dei cittadini elvetici e degli stranieri con documenti a norma per quanto concerne talune assicurazioni sociali. Stando al governo però le modifiche reclamate avrebbero ripercussioni di ampia portata, che andrebbero innanzitutto chiarite in maniera approfondita in collaborazione con i Cantoni e i Comuni interessati. L’istituzione di un sistema apposito, al di fuori dell’assicurazione malattia, per un solo gruppo di persone costituirebbe un nuovo onere per i contribuenti. Attualmente i sans-papiers assicurati versano di tasca loro i premi e la partecipazione ai costi, si legge nella risposta dell’esecutivo alla mozione.