Benefit del governo, aspetti fiscali da approfondire
Verranno approfonditi anche gli aspetti fiscali e assicurativi legati ai benefit del governo
Resta solo una quindicina di giorni: il tempo stringe. Sì, perché la scorsa settimana il Gran Consiglio ha formalmente incaricato la propria Commissione della gestione, cui compete l’alta vigilanza, di allestire per la prossima sessione parlamentare, al via il 12 marzo, un rapporto sulla vicenda dei rimborsi e dei benefit senza base legale che gli ultimi governi si sono riconosciuti. A elaborare il dossier sarà la sottocommissione ‘finanze’ coordinata dal popolare democratico Fabio Bacchetta-Cattori. Sottocommissione che domani farà il punto della situazione. «Lo faremo – dice Bacchetta-Cattori da noi interpellato – alla luce delle informazioni in nostro possesso e della documentazione che abbiamo chiesto al Ccf, il Controllo cantonale delle finanze». A quest’ultimo, rammenta il deputato del Ppd, la sottocommissione si è rivolta già nelle scorse settimane, quando il granconsigliere dell’Mps Matteo Pronzini aveva segnalato sul tema dei benefit (presunte) anomalie. Ora però il plenum del parlamento pretende che si faccia chiarezza al più presto, perlomeno sul piano amministrativo. Per la sottocommissione della Gestione si tratta quindi di accelerare i lavori. «Nella riunione di dopodomani (martedì, ndr) – riprende Bacchetta-Cattori – stabiliremo anche il ‘modus operandi’ per preparare al meglio il nostro dossier». La sottocommissione approfondirà pure i risvolti fiscali e assicurativi legati a rimborsi e benefit. Gli accertamenti saranno estesi anche alle indennità del precedente Cancelliere. Da ricordare che il Legislativo ha inoltre sollecitato la Gestione a pronunciarsi per marzo sull’opportunità o no di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta. La riapertura, da parte del pg John Noseda, del procedimento penale per abuso di autorità, del quale era stato decretato in un primo tempo l’abbandono, non inciderà sul ruolino di marcia della sottocommissione. «Noi andiamo avanti comunque: il pg affronterà infatti gli eventuali aspetti penali, la sottocommissione quelli amministrativi», spiega Bacchetta-Cattori. Noseda ha riavviato l’inchiesta dopo aver acquisito nuovi documenti, come ‘laRegione’ ha riferito nell’edizione di sabato. Stando poi alla Rsi, che in giornata ha intervistato Pronzini, i nuovi documenti sarebbero le “raccomandazioni” che sull’affaire rimborsi il Ccf avrebbe inviato direttamente ai singoli consiglieri di Stato e al Cancelliere. Informati dal Controllo cantonale delle finanze, i ministri, ha dichiarato Pronzini, “sapevano che erano in una situazione di illegalità”. Commenta da noi contattato Ivo Durisch, capogruppo del Ps e membro della sottocommissione ‘finanze’: «Bisognerà chiarire anche il motivo per cui non tutte le carte sono state messe inizialmente a disposizione della Procura. Detto ciò, occorre che in futuro il parlamento sia, come il governo, interlocutore diretto del Ccf».