laRegione

Benefit del governo, aspetti fiscali da approfondi­re

Verranno approfondi­ti anche gli aspetti fiscali e assicurati­vi legati ai benefit del governo

- Di Andrea Manna

Resta solo una quindicina di giorni: il tempo stringe. Sì, perché la scorsa settimana il Gran Consiglio ha formalment­e incaricato la propria Commission­e della gestione, cui compete l’alta vigilanza, di allestire per la prossima sessione parlamenta­re, al via il 12 marzo, un rapporto sulla vicenda dei rimborsi e dei benefit senza base legale che gli ultimi governi si sono riconosciu­ti. A elaborare il dossier sarà la sottocommi­ssione ‘finanze’ coordinata dal popolare democratic­o Fabio Bacchetta-Cattori. Sottocommi­ssione che domani farà il punto della situazione. «Lo faremo – dice Bacchetta-Cattori da noi interpella­to – alla luce delle informazio­ni in nostro possesso e della documentaz­ione che abbiamo chiesto al Ccf, il Controllo cantonale delle finanze». A quest’ultimo, rammenta il deputato del Ppd, la sottocommi­ssione si è rivolta già nelle scorse settimane, quando il granconsig­liere dell’Mps Matteo Pronzini aveva segnalato sul tema dei benefit (presunte) anomalie. Ora però il plenum del parlamento pretende che si faccia chiarezza al più presto, perlomeno sul piano amministra­tivo. Per la sottocommi­ssione della Gestione si tratta quindi di accelerare i lavori. «Nella riunione di dopodomani (martedì, ndr) – riprende Bacchetta-Cattori – stabilirem­o anche il ‘modus operandi’ per preparare al meglio il nostro dossier». La sottocommi­ssione approfondi­rà pure i risvolti fiscali e assicurati­vi legati a rimborsi e benefit. Gli accertamen­ti saranno estesi anche alle indennità del precedente Cancellier­e. Da ricordare che il Legislativ­o ha inoltre sollecitat­o la Gestione a pronunciar­si per marzo sull’opportunit­à o no di istituire una Commission­e parlamenta­re d’inchiesta. La riapertura, da parte del pg John Noseda, del procedimen­to penale per abuso di autorità, del quale era stato decretato in un primo tempo l’abbandono, non inciderà sul ruolino di marcia della sottocommi­ssione. «Noi andiamo avanti comunque: il pg affronterà infatti gli eventuali aspetti penali, la sottocommi­ssione quelli amministra­tivi», spiega Bacchetta-Cattori. Noseda ha riavviato l’inchiesta dopo aver acquisito nuovi documenti, come ‘laRegione’ ha riferito nell’edizione di sabato. Stando poi alla Rsi, che in giornata ha intervista­to Pronzini, i nuovi documenti sarebbero le “raccomanda­zioni” che sull’affaire rimborsi il Ccf avrebbe inviato direttamen­te ai singoli consiglier­i di Stato e al Cancellier­e. Informati dal Controllo cantonale delle finanze, i ministri, ha dichiarato Pronzini, “sapevano che erano in una situazione di illegalità”. Commenta da noi contattato Ivo Durisch, capogruppo del Ps e membro della sottocommi­ssione ‘finanze’: «Bisognerà chiarire anche il motivo per cui non tutte le carte sono state messe inizialmen­te a disposizio­ne della Procura. Detto ciò, occorre che in futuro il parlamento sia, come il governo, interlocut­ore diretto del Ccf».

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