Svizzero pianificava attentato
Un 27enne vodese radicalizzato sarebbe stato a capo di una cellula terroristica jihadista francosvizzera. Lo ha rivelato ieri il domenicale ‘Nzz am Sonntag’, sulla base di documenti confidenziali delle autorità francesi. Il gruppo – smantellato lo scorso mese di novembre – stava pianificando un attacco nella località turistica di Nizza, in Francia, mediante l’uso di granate o usando un’auto per investire la folla. Gli obiettivi sarebbero stati politici, ebrei e “infedeli” in generale. Questo modo di agire ricorda la strage avvenuta nel 2016 proprio a Nizza, quando, il giorno della Festa della Repubblica, un autocarro investì decine di persone, uccidendone 87. Lo svizzero-francese coordinava i preparativi attraverso il servizio di messaggistica online criptato di Telegram e sarebbe stato responsabile di procurare le armi per l’atto terroristico. L’uomo, che secondo la Rsi pianificava attentati anche in Svizzera, è stato arrestato, assieme ad altre dieci persone, lo scorso mese di novembre in Francia, durante un’operazione di polizia condotta da forze speciali francesi e svizzere. È finito nel mirino delle autorità a causa di una denuncia penale per violenza domestica. Il domenicale ha anche reso noto che il 27enne vodese agiva in accordo con un ‘viaggiatore del jihad’ svizzero. Quest’ultimo è ancora latitante e ricercato a livello internazionale. RED