Campione riceve tre nuove ingiunzioni
Piove sul bagnato. Tre nuovi decreti ingiuntivi sono stati notificati al Comune di Campione d’Italia. Due a nome di Marita Piccaluga, uno per conto di Mariano Zanotta, rispettivamente ex sindaco ed ex assessore comunale dell’exclave. Marita Piccaluga chiede 12mila euro, quale indennità di fine mandato che è pari a una mensilità per ogni anno da sindaco. La notizia, confermata dall’attuale sindaco Roberto Salmoiraghi, è stata anticipata da ‘Il Corriere di Como’. Nell’articolo, tuttavia, non sta scritto che la stessa sindaca e l’ex assessore Zanotta hanno presentato un decreto ingiuntivo per ottenere entrambi 18mila euro, quale rimborso per le spese sostenute nella causa giudiziaria che li ha visti vincenti nei confronti de ‘Il Ghiro’, un periodico locale che basandosi unicamente sulle affermazioni dell’allora minoranza li aveva diffamati. Commentando il decreto ingiuntivo sul mancato pagamento di fine mandato, al quotidiano di Como l’attuale sindaco Salmoiraghi ha dichiarato: «L’indennità dell’ex sindaca è sacrosanta ma forzare la mano con un decreto ingiuntivo è un gesto brutto che credo non possa sicuramente farle onore». La reazione di Marita Piccaluga non si è fatta attendere: «Salmoiraghi dovrebbe pensare al suo di onore...». Il riferimento alle vicende giudiziarie vissute da Salmoiraghi è fin troppo esplicito per essere sottolineato. C’è anche da aggiungere che pure Salmoiraghi si è fatto pagare dal Comune le parcelle del difensore avvocato Massimo Dinoia (70/80mila euro) nel momento in cui era stato assolto dai giudici di Como per i fatti di cui si è parlato nel giugno 2006, nell’ambito dell’inchiesta che oltre al sindaco dell’exclave aveva portato all’arresto anche Vittorio Emanuele di Savoia, accusati di associazione per delinquere finalizzata a corruzione, falso e sfruttamento della prostituzione legato al Casinò di Campione d’Italia. Gli arresti, lo ricordiamo, erano stati disposti dal Gip di Potenza, su richiesta del pubblico ministero Henry John Woodcook. La tempistica degli arresti, quando ancora gli accertamenti erano in corso, era stata anticipata a seguito di una fuga di notizie. Per l’ingiusta detenzione – quindici giorni in carcere a Potenza – Salmoiraghi è stato risarcito e ha ottenuto diecimilanovecentonovantotto euro e sedici centesimi.