Palestina, Abu Mazen potrebbe dimettersi presto
Tel Aviv – Abu Mazen potrebbe presto dimettersi. Da tempo riferite, nelle ultime settimane si sono infittite le voci di prossime dimissioni del presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), anche a causa della sua salute. Punto di svolta, secondo i media, potrebbe essere il 30 aprile, data di convocazione del Consiglio nazionale palestinese (Cnp), che non si riunisce dal 1996, chiamato a discutere temi politici ed anche a stabilire le cariche vacanti nel Comitato esecutivo (18 membri) dell’organizzazione, vero e proprio motore della politica palestinese e dal quale potrebbe spuntare il nome del successore di Abu Mazen. Ieri Mohamed Shtayieh, stretto consigliere di Abu Mazen e membro del Comitato centrale di Fatah (il partito del presidente) ha spiegato che la convocazione del Consiglio servirà anche a “immettere nuovo sangue ai vertici della leadership palestinese”. Le voci di un possibile ritiro sono state rafforzate dal recente intervento dello stesso Abu Mazen al Consiglio rivoluzionario di Fatah, in cui – dopo essersi scagliato contro la politica di Donald Trump su Gerusalemme – avrebbe detto che “quello poteva essere il loro ultimo incontro”. Ieri il quotidiano libanese Al Akhbar – citando fonti di Ramallah – ha scritto che il presidente palestinese potrebbe presto dimettersi “a causa del deteriorarsi delle sue condizioni di salute”. Il rischio ora, secondo il quotidiano israeliano ‘Haaretz’, è che il peggioramento possa “innescare una lotta per la successione”. Nella ridda di ipotesi sul possibile successore al leader palestinese, che ha preso il posto di Arafat, ci sono soprattutto due nomi: Jibril Rajoub, già capo della sicurezza e attualmente presidente della Federazione calcio palestinese, e Mahmoud al Aloul, ex uomo forte dell’Olp. E proprio lui, anche se non ci sono conferme ufficiali, sarebbe stato confermato dal Consiglio rivoluzionario di al Fatah come vice leader del movimento e come sostituto temporaneo di Abu Mazen se questi dovesse essere impossibilitato, per una ragione qualsiasi, a svolgere le proprie funzioni.