IL LUNGO ADDIO
Membri senior che hanno lasciato il governo e l’amministrazione federale
“Nobile arte” locarnese protagonista ai Campionati svizzeri juniores di boxe di Lucerna, tradizionale e più importante appuntamento del pugilato dilettantistico giovanile (categorie scolari, cadetti, juniori e giovani). Per la seconda volta la compagine del Boxe club Locarno ha infatti vinto il titolo di miglior squadra nazionale tra gli Under 18. Grazie a un bottino di due ori, cinque medaglie d’argento e tre di bronzo. Tanti, per la dozzina di giovani che sabato, all’alba, ha affrontato la trasferta oltre Gottardo e, soprattutto, dovuto vedersela con avversari del resto della Svizzera di comprovato valore. «Ma potevano essere anche di più – osserva l’allenatore capo Americo Fernandes – se non fosse stato per alcuni verdetti scandalosi e un atteggiamento, da parte del responsabile arbitri, a dir poco indegno di un simile evento. Due nostri atleti non hanno potuto combattere per mancanza di avversario. La Federazione è stata troppo fiscale. I ragazzi ci sono rimasti male, sono stati illusi e poi esclusi. Questo non è affatto corretto e rovina il nostro lavoro. Chi viene ammesso a simili competizioni deve poter salire sul ring. Non è la prima volta che succede che nostri pugili, convocati, devono tornarsene a casa senza aver potuto salire sul ring. Si sono allenati intensamente, hanno fatto dei sacrifici e non viene nemmeno offerta loro una soluzione di ripiego. Come staff tecnico abbiamo vivamente protestato. La loro amarezza è anche la nostra». Dal punto di vista prettamente sportivo, dopo un incoraggiante “sette vittorie su sette” sabato, in entrata di torneo, i portacolori del Boxe club Locarno hanno affrontato domenica, dall’alto di un’ottima preparazione fisicoatletica (merito degli allenatori Pietro Corti, Roberto Cominotti e Danijel Jakupovic), la fase decisiva, con semifinali e finali.
Titolo per Stadler, Da Silva sorprende il plurititolato a livello nazionale Ademi Festim
Il “piccolo e caricatissimo” Michael Chiera (36 kg) è stato sconfitto, in finale, più che dall’avversario (esperto), da un verdetto vergognoso che ha suscitato polemiche e indignazione non solo al suo angolo. Michele Stadler (44 kg) ha invece centrato l’oro surclassando il suo rivale losannese grazie a un repertorio completo. La sorpresa del fine settimana arriva dai guantoni di Marco Da Silva (63 kg), il quale ha superato, con un incontro condotto magistralmente, il cinque volte campione nazionale juniores Ademi Festim. Meno fortunato Micaele Raineri (60 kg), costretto all’abbandono del combattimento per intervento arbitrale (un problema di sanguinamento del naso ha penalizzato quello che è considerato uno dei migliori juniores del Paese).
Argento per Dana Bianda
Non ha invece fatto bene al mondo del pugilato quanto successo al giovane Junior Marques Santos (52 kg), fermato sul ring dai suoi stessi tecnici. Il motivo? L’avversario del boxeur locarnese era di quattro anni più vecchio di lui e aveva alle spalle decine di combattimenti. In pratica, in quella categoria lui non ci sarebbe dovuto finire. Da segnalare che, in precedenza, Junior ha affrontato e superato, nel derby ticinese, il rappresentante del Boxe club Ascona, Marvin
Guerini, al suo debutto. Poca gloria, in finale, per Mohamed Kawa (69 kg), di Lugano, portacolori della palestra del Bcl, approdato all’atto conclusivo dopo due incoraggianti vittorie. Non al top della condizione, ha subito la legge dell’esperto bernese Andri Beiner, una cinquantina di match al suo attivo. Kawa si è dovuto accontentare dell’argento, così come Stefan Marinkovic (91+ kg), sconfitto ai punti in finale (ma comunque capace di mandare per terra il suo avversario a inizio match) da un avversario preciso e continuo. In campo femminile da segnalare anche la medaglia d’argento finita al collo di Dana Bianda (57kg), portacolori del Boxe club Ascona, sconfitta ai punti nella finale.