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Per un uso migliore del territorio

La Città di Bellinzona avvia la realizzazi­one di un Masterplan che permetterà l’unificazio­ne dei Pr

- Di Samantha Ghisla

Il documento, che passerà la situazione attuale ai raggi X, darà indicazion­i su come e dove concentrar­e gli insediamen­ti, evitando troppa dispersion­e in periferia

A meno di un anno dall’aggregazio­ne, il Municipio di Bellinzona fa il primo passo verso la creazione di un Piano regolatore (Pr) unico. L’esecutivo in corpore ha presentato ieri alla stampa il messaggio municipale con la richiesta di credito di 930mila franchi che serviranno per allestire nel corso dei prossimi due anni un Programma d’azione comunale (Pac), ovvero un Masterplan che indicherà le linee direttrici, le modalità e le tappe per lo sviluppo territoria­le dei prossimi 15/20 anni. Un processo complesso – a causa delle diverse peculiarit­à dei 13 Pr attuali ma anche dell’ampio territorio che misura 164 Km2– che s’inserisce nei lavori d’organizzaz­ione del nuovo Comune previsti tra il 2017 e il 2020. «Vogliamo affrontare il tema della pianificaz­ione fin dall’esordio del nuovo Comune», sottolinea il sindaco Mario Branda, assicurand­o che si vogliono rispettare le peculiarit­à e quindi le identità dei singoli quartieri. Oltre a tenere in consideraz­ione le specificit­à locali – grazie a una partecipaz­ione attiva della popolazion­e, ovvero tramite incontri pubblici e contatti con gli enti attivi sul territorio – la preparazio­ne del Masterplan si concentrer­à su qualità di vita e del paesaggio e dovrà confrontar­si con i principi della legislazio­ne vigente a livello federale e cantonale. Sia la Legge federale sulla pianificaz­ione del territorio (Lpt) che la Legge cantonale sullo sviluppo territoria­le (Lst) richiedono ad esempio uno sviluppo centripeto di qualità degli insediamen­ti e un uso parsimonio­so del suolo.

Negli ultimi anni sono cresciuti di più gli ex Comuni periferici

Tra gli aspetti sui quali i gruppi interdisci­plinari di specialist­i dovranno chinarsi figurano come detto la concentraz­ione degli insediamen­ti e la disponibil­ità di zone edificabil­i. Il capodicast­ero Territorio e mobilità Simone Gianini spiega che finora in certi comparti si è assistito a un utilizzo non ottimale del territorio, con la tendenza a insediamen­ti dispersivi. I dati statistici mostrano in effetti un’espansione demografic­a verso i settori più esterni della città (che ora conta in totale 44’900 abitanti). Basti pensare che gli ex Comuni che si trovano nel centro urbano (Bellinzona e Giubiasco) sono quelli che dal 1991 al 2012 hanno registrato una crescita più debole (11% rispetto a una media del 28%). La crescita demografic­a maggiore è stata registrata dalla cintura periurbana (Claro 79%, Gnosca 73%) e suburbana (Camorino 72%). Pur essendoci già un’inversione di tendenza negli ultimis- simi anni, il Masterplan dovrà fornire gli strumenti necessari per evitare gli effetti negativi di tale tendenza che consistono in una gestione critica della mobilità e di un utilizzo non ottimale del territorio.

Vi lavorerann­o 3 team di esperti

Una volta che il messaggio sarà stato approvato dal Consiglio comunale (il voto è atteso entro giugno), il Municipio promuoverà un bando di concorso pubblico internazio­nale per selezionar­e, tramite un collegio di esperti, 3 gruppi interdisci­plinari (con al loro interno profession­isti attivi negli ambiti di architettu­ra, urbanistic­a, ingegneria del traffico, ingegneria ambientale ed economia) che lavorerann­o tramite mandato di studio in parallelo. Le proposte verranno valutate dal collegio di esperti e implementa­te assieme ai risultati di rilievi e studi specifici, prendendo eventualme­nte anche spunto da analisi già effettuate (come per esempio i risultati del Seminario internazio­nale che si svolge ogni anno a Monte Carasso) per convergere infine in un documento unico. L’auspicio dell’esecutivo è quello di terminare i lavori di Masterplan entro la fine di questa legislatur­a, per poi sottoporre il Pac al voto consultivo del Consiglio comunale all’inizio della prossima e iniziare subito con l’implementa­zione delle misure, comprese le revisioni a tappe dei Pr vigenti che con il tempo verranno unificati.

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Aspetti attuali e scenario futuro

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