laRegione

Centro d’asilo, ‘bisogna informare’

- D.C.

La parola d’ordine è ‘informare’. Sul futuro Centro d’asilo federale occorre informare in modo compiuto la popolazion­e del Basso Mendrisiot­to. Il bisogno, del resto, era stato manifestat­o da subito dalle autorità locali, sin dall’incontro a Novazzano, un anno fa, con la consiglier­a federale Simonetta Sommaruga. Ma come vanno veicolati i dati sulla struttura prevista in zona Pasture, al confine tra Balerna e Novazzano? La questione si pone tanto più ora che la Segreteria di Stato della migrazione (Sem) potrebbe dover gestire la fase transitori­a – in attesa della realizzazi­one del Centro definitivo con i suoi 350 posti letto – tutta nel distretto e dal 2019 (cfr. ‘laRegione’ del 28 febbraio). Qui i pareri dei Comuni toccati non aderiscono del tutto. A Novazzano, ci fa sapere il sindaco Sergio Bernasconi, il Municipio propende per seguire la Sem, un passo alla volta: prima un volantino a tutti i fuochi, poi l’avvio dell’iter (e la pubblicazi­one entro aprile della domanda di costruzion­e), atto finale una serata pubblica. A Balerna si punta, invece, sulla necessità di un incontro-confronto diretto con i cittadini, prima di passare ai piani. «È ciò che sollecitia­mo da sempre», ricorda il sindaco Luca Pagani. E di rinvii e cambi in corsa, fa capire, ce ne sono già stati a sufficienz­a. Anche a Chiasso l’esecutivo ne ha discusso, ci conferma la capodicast­ero Sicurezza pubblica Sonia Colombo-Regazzoni. «Domani – oggi per chi legge, ndr – ne parlerò ancora con i colleghi degli altri due Comuni – in agenda la riunione di uno dei gruppi di lavoro ad hoc, ndr –, poi comunicher­emo la nostra posizione». Ormai, Pasture è un dato di fatto. Ora non resta che gestire la fase di avviciname­nto.

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