laRegione

Sull’ubicazione delle Officine Ffs

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Ultimament­e si scrive e si discute molto sulle Officine Ffs. I Municipi di Bodio, Giornico, Personico e Pollegio, con quello di Biasca quale membro del relativo gruppo di lavoro, si sono attivati per sostenerne la loro nuova ubicazione nell’area dell’ex Monteforno. Legittima e condivisib­ile la loro iniziativa che porta a un incontro, previsto a metà marzo, con i rappresent­anti delle Ffs. Il Municipio di Arbedo-Castione avrebbe potuto essere proattivo per proporre per la loro nuova ubicazione la zona industrial­e a Castione già nel 2014, dopo che il sottoscrit­to, aveva inoltrato un’interpella­nza il tal senso, ma non si è mai mosso. Se l’atto fosse stato accolto e se l’esecutivo si fosse dato da fare, ora non dovremmo probabilme­nte più dibattere sulla località delle nuove officine. Infatti, 4 anni sarebbero stati più che sufficient­i per coordinare tutte le esigenze (nuova zona di Pr, contatti e trattative con i proprietar­i dei terreni, progettazi­one, ecc.) e accordarsi sul trasferime­nto, mantenendo i posti di lavoro nel Bellinzone­se. Se le nuove officine saranno ubicate nella zona della bassa Leventina, i cittadini di Arbedo-Castione sapranno chi ringraziar­e. A proposito quindi dell’atteggiame­nto assunto dal Comitato “giù le mani dalle Officine” e dall’Mps, mi permetto, quale semplice osservator­e, di porre loro una domanda: invece di incomprens­ibilmente contestare pure quella, non sarebbe meglio aderire anzi alla dichiarazi­one d’intenti sottoscrit­ta lo scorso 11 dicembre da Ferrovie, Cantone e Città? A medio termine è garantita una nuova struttura, la più moderna d’Europa, che prevede un investimen­to di 360 milioni con l’impiego di 200-230 collaborat­ori altamente qualificat­i. La si smetta con la demagogia. Non tiriamo troppo la corda perché si potrebbe rompere!

Pier Luigi Gervasoni, Arbedo

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