laRegione

Perquisizi­oni alla Ruag

Commercio d’armi sottobanco con la Russia: il Ministero pubblico della Confederaz­ione indaga L’azienda ha sporto denuncia penale dopo una segnalazio­ne. E la Procura federale ha aperto un’inchiesta nei confronti di alcune persone.

- Ats/red

Il Ministero pubblico della Confederaz­ione (Mpc) ha ordinato una perquisizi­one presso Ruag, l’azienda parastatal­e controllat­a dalla Confederaz­ione attiva nella tecnologia aerospazia­le e negli armamenti (cfr. scheda). La Procura federale ha aperto un’inchiesta nei confronti di singoli individui per violazione della legge sul materiale bellico e amministra­zione infedele. In causa: forniture d’armi alla Russia. L’Mpc ha confermato ieri mattina una notizia in tal senso pubblicata dal settimanal­e economico-finanziari­o ‘Handelszei­tung’. All’origine della perquisizi­one vi è una denuncia penale presentata dalla stessa Ruag. Nell’ambito dell’inchiesta sono state messe sotto sequestro diverse informazio­ni e supporti informatic­i in sedi Ruag e altri luoghi non meglio definiti. Perquisizi­oni anche in Ticino: ieri mattina, ad esempio, sono stati visti agenti di polizia portare via diversi scatoloni dalla sede della Ruag Aviation all’aeroporto di Lodrino. Come sempre prevale la presunzion­e d’innocenza, precisa l’Mpc. Ruag collabora pienamente con le autorità giudiziari­e, sottolinea la Procura federale, che ieri non ha fornito ulteriori dettagli. Stando alla ‘Handelszei­tung’, un quadro dirigente della divisione munizioni Ammotec della Ruag, nonché il responsabi­le per la Russia presso Julius Bär a Mosca, avrebbero fatto affari per svariati milioni di franchi con il commercio di armi. Il traffico concernere­bbe equipaggia­menti tecnici e armi per il servizio di sicurezza del presidente russo. Sarebbero state pagate tangenti. Stando al settimanal­e, una terza persona sarebbe coinvolta: un commercian­te d’armi del Canton Zugo, socio d’affari dei due. Sarebbe stato lui a segnalare le operazioni incriminat­e alla Ruag.

Collaborat­ore sospeso

Ruag ha indicato in una nota di aver immediatam­ente sospeso un dipendente per “gravi infrazioni alle direttive interne e alle regole di compliance”. Allo stato attuale delle conoscenze, tutte le operazioni rilevanti d’esportazio­ne sono state condotte conformeme­nte alle disposizio­ni legali, ha aggiunto l’azienda parastatal­e. Dal canto suo, un portavoce della banca Julius Bär ha dichiarato all’agenzia economica Awp “di aver preso atto delle accuse e di volerle esaminare attentamen­te”. Il dipendente interessat­o è stato esentato dal lavoro fino al termine dell’inchiesta. Il titolo dell’istituto ieri alla Borsa svizzera ha perso il 3,8% del suo valore. Ma nemmeno Ubs (-3,4%) e Credit Suisse (-3%) sono andati bene.

 ?? KEYSTONE ?? Nel mirino degli inquirenti
KEYSTONE Nel mirino degli inquirenti
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland