laRegione

Si rompe il fronte indipenden­tista La Catalogna ancora senza presidente

-

Barcellona – È fallito, per il momento, il “piano C” dei separatist­i catalani, per eleggere un presidente della Generalita­t, vista l’impossibil­ità di votare Carles Puigdemont e Jordi Sanchez, il primo riparato in Belgio, il secondo in prigione in Spagna. Ieri, il fronte separatist­a, che pure dispone della maggioranz­a dei seggi in seno all’assemblea catalana, non è riuscito a eleggere Jordi Turull. I quattro deputati della Cup hanno deciso di non votare il candidato indipenden­tista e di astenersi, facendo mancare così la maggioranz­a assoluta necessaria per la sua elezione già la notte scorsa. Un secondo turno dovrebbe tenersi sabato. Se Turull sarà ancora a piede libero. L’ex portavoce del governo di Puigdemont è infatti convocato questa mattina a Madrid con altri cinque leader indipenden­tisti dal giudice Pablo Llarena del Tribunale supremo spagnolo, che conduce le indagini sulla “secessione” catalana. Il magistrato deve annunciare il rinvio a giudizio per “ribellione” di oltre 20 leader catalani. Rischiano tutti 30 anni di carcere per avere portato avanti pacificame­nte il progetto politico dell’indipenden­za. Llarena può anche ordinare il loro arresto preventivo. Turull è già stato dal 2 novembre al 4 dicembre in carcere, dove si trovano sempre altri 4 leader indipenden­tisti. È in libertà provvisori­a dopo aver pagato una cauzione di 100mila euro. Se sarà arrestato, salterà il secondo turno dell’elezione, definitiva­mente.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland