laRegione

I ticinesi tra gli svizzeri più indebitati

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È aumentato dal 5,6% del 2017 al 6,1% attuale il tasso di debitori inadempien­ti in Svizzera. Lo rivela un’inchiesta svolta a fine gennaio dal servizio di informazio­ni economiche Crif. Il Ticino è uno dei cantoni con la quota più alta (7,6%): solo in quattro fanno peggio. La settimana scorsa era toccato alle aziende (cfr. ‘laRegione’ del 17 marzo), ora sono gli individui a essere stati divisi tra buoni e cattivi pagatori: in grandi linee i risultati di Crif rispecchia­no quelli di Bisnode. A livello numerico, i debitori inadempien­ti in Svizzera sono saliti in un anno da 471’816 a 517’962. La percentual­e si è gonfiata ovunque, ma sussistono notevoli differenze regionali. La situazione è più critica generalmen­te in Romandia, in particolar­e a Neuchâtel (10%) e Ginevra (9,9%), i due cantoni peggiori. Seguono Basilea-Città (8,2%), Vaud (7,8%) e Giura, dove la quota è stata la stessa registrata in Ticino (7,6%). Sopra la media nazionale pure Soletta (7,3%), Vallese (7,1%) e Friburgo (6,6%), mentre Glarona (6,1%) è in linea col dato svizzero. Tranne alcune eccezioni, i cantoni svizzero-tedeschi sono i migliori pagatori: davanti a tutti vi è Appenzello Interno, in cui solo l’1,5% è un debitore inadempien­te. Seguono, in cima alla graduatori­a, Uri (2,8%) e il terzetto Obvaldo, Zugo e Nidvaldo, tutti al 2,9%. I Grigioni (4,5%) sono settimi, dietro anche a Svitto (3,8%). Crif ha poi osservato un tasso di debitori inadempien­ti globalment­e più alto nelle città che nelle zone rurali. Tra quelle analizzate, spicca in negativo Bienne (11,3%) e non brillano nemmeno Ginevra (10,8%) e Berna (10,5%). All’altro capo della classifica vi sono Zurigo (5,8%, l’unica sotto la media svizzera), San Gallo (6,6%) e Losanna (6,7%). Da notare come in alcuni casi vi siano marcate discrepanz­e fra i centri urbani e il loro cantone d’appartenen­za: ciò vale ad esempio a Bienne, Berna e Lucerna. Ai fini della determinaz­ione del tasso di cattivi pagatori sono stati considerat­i tutti i privati che disponevan­o di una procedura di esecuzione in seguito a domande di continuazi­one dell’esecuzione, fallimenti e attestati di carenza dei beni, ha sottolinea­to il Crif. Queste informazio­ni le ha ottenute da 500 aziende presenti in tutta la Svizzera.

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