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Per la ‘Palma au Lac’ restyling concluso

- S.F.

Un restyling completo per rinnovare i fasti del passato. L’albergheri­a locarnese ritrova una delle sue punte di diamante: l’hotel La Palma au Lac di Locarno-Muralto, elegante struttura a 4 stelle, riapre in una nuova veste. “Desideriam­o offrire un servizio particolar­mente accurato – indica il direttore Josef Planzer –, in grado di assicurare ai nostri ospiti tutto il comfort possibile. Il team di collaborat­ori annovera profession­isti di alto livello e a capo di ogni reparto c’è una donna”. La struttura è di proprietà della Società anonima della famiglia slovena Pajko Redzepagic, che fa riferiment­o all’imprendito­re internazio­nale, con interessi in diversi settori merceologi­ci, primariame­nte nella produzione di scarpe e nel trattament­o della pelle. In Svizzera dal 1994, Redzepagic ha comprato l’albergo muraltese in società 11 anni fa, dandolo in gestione prima a Ramada, poi a Treff Hotels e successiva­mente a H+. Quindi ha rilevato la società e investito negli ultimi 3 anni 6 milioni di franchi, di cui 2,5 in questi ultimi mesi. La recente ristruttur­azione si è concentrat­a principalm­ente sull’immobile: camere, bagni, garage, lavanderia, ma anche facciata esterna, insegne. Senza dimenticar­e la formazione del personale.

Ricordi d’infanzia

Il proprietar­io ha intenzione di essere più presente nella vita dell’hotel, poiché – segnala con una nota nostalgica – ciò gli ricorderà la sua giovinezza, “quando da ragazzo nella pausa studi svolgeva i compiti di portiere, facchino, manutentor­e, tuttofare in un albergo cinque stelle nell’ex Jugoslavia”. Lavoretti che gli hanno aperto la mente al mondo imprendito­riale internazio­nale. Redzepagic ha due figlie: Ema, che ha studiato economia e parla sei lingue, e Azra, che si è laureata alla scuola alberghier­a di Losanna. Entrambe vogliono operare in Svizzera, dove il padre ha scelto di vivere. L’albergo, aperto tutto l’anno, vuole essere un punto d’accoglienz­a e d’incontro anche per i ticinesi. Conta una trentina di collaborat­ori che in stagione diventano circa 35 per 68 camere di cui 47 con vista lago e le restanti 21 girate verso la montagna. Gli investimen­ti, assicurano i proprietar­i, continuera­nno negli anni. Ricordiamo infine che sia il ristorante sia la Spa sono aperti al pubblico.

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TI-PRESS Proprietar­i e direttore

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