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Chiasso, giro di vite contro i rifiuti

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È con un simbolico passaggio di consegne tra i dicasteri Ambiente e Sicurezza pubblica che il Municipio di Chiasso lancia il suo nuovo giro di vite contro i rifiuti. «Chiasso è una città pulita e come tale vogliamo mantenerla – spiega Davide Lurati –. Negli ultimi anni il Dicastero ambiente si è concentrat­o sulla prevenzion­e con, per esempio, comunicazi­oni a tutti i fuochi e il calendario ecologico. Puntualmen­te, però, c’è chi sgarra». Situazioni, queste, che sono tra le più segnalate dalle Commission­i di quartiere e che il Municipio cittadino non intende più tollerare. «È una questione di educazione, mentalità e civiltà – commenta Lurati –. Un discorso che vale per tutte le fasce d’età». Oltre all’aumento del numero di cestini per la raccolta differenzi­ata – per il momento lungo Corso San Gottardo e allo stadio –, oggi la popolazion­e riceverà una nuova comunicazi­one scritta, che verrà affissa anche negli stabili, dove a chiare lettere rosse viene precisato che “la polizia effettua frequenti controlli e sanziona gli abusi applicando l’ordinanza municipale sulle multe possibili per la mancata osservanza del Regolament­o comunale per la raccolta e lo smaltiment­o dei rifiuti, nonché dell’ordinanza municipale servizio raccolta rifiuti. L’importo delle multe varia da 50 a 300 franchi”. «La polizia svolge già questo tipo di lavoro – spiega la capodicast­ero Sonia Colombo-Regazzoni –. Ma ora interverrà in modo più incisivo per contrastar­e la maleducazi­one imperante». E anche l’impianto di videosorve­glianza verrà utilizzato per identifica­re «chi non si comporta come si deve». Attualment­e non tutti i centri di raccolta sono dotati di videocamer­e, «ma valuteremo il loro inseriment­o», conclude Colombo-Regazzoni. Nel 2017 la polizia ha emesso 7 constatazi­oni per gli animali e ha segnalato all’Ufficio tecnico una ventina di casi legati ai rifiuti; quelli sfociati in una multa sono stati dieci.

Verso la tassa cantonale

Anche Chiasso, primo comune a scegliere la tassa sul sacco nel 1994, si sta preparando all’introduzio­ne della tassa cantonale. Nel corso dell’anno, «ci chineremo sulla questione per capire quale tipo di adeguament­o introdurre – conclude Davide Lurati –. L’obiettivo sarà quello di mantenere la quasi totalità della copertura dei costi mantenendo invariate le tasse». Sul tavolo, in attesa di una risposta definitiva dopo l’invio del preventivo, c’è anche una possibile collaboraz­ione a livello di ecocentro con Balerna e Morbio Inferiore. P.COL.

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Situazioni non più tollerate

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