La ‘realtà aumentata’ della letteratura da oggi a Book Pride a Milano
In un mondo sempre più proiettato verso le sollecitazioni sensoriali della cosiddetta ‘Realtà aumentata’, la letteratura può riscoprirsi motore altrettanto virtuale ma infinitamente più creativo «perché utilizza la forza immaginifica dei ‘Viventi’, la loro capacità di trasfigurare oggetti, esperienze e storie». È questo il pensiero di Giorgio Vasta, primo direttore artistico di Book Pride, la fiera dell’editoria indipendente che apre i battenti da oggi al 25 marzo a Milano, nello Spazio Ansaldo-Base e al Mudec. Un taglio culturale che celebra «tutti i viventi, non solo in quanto appartenenti a un ciclo vitale – spiega il neodirettore, 48 anni, palermitano – ma come interpreti della realtà, animata e inanimata, capaci di trasfigurare un oggetto, un concetto, una trama. La letteratura dilata la vita vissuta e rende vivo ciò che non lo è: ecco il senso dei dialoghi e degli eventi declinati intorno a tre figure dell’immaginario collettivo come Pinocchio (il legno che diventa bambino), Frankenstein (la materia morta che prende vita) e Orlando di Virginia Woolf, con la trasmutazione da uomo a donna del protagonista». Ma, come spiega il direttore, l’elaborazione letteraria può però coinvolgere anche aspetti fisici (la carta, l’inchiostro, il colore): «Tanti modi di scomporre e ricomporre la realtà e di usare l’immaginazione, che anche nell’era dei social rimane indubbiamente il più potente processore mai inventato». ANSA