Che sia di buon auspicio
Sei sberle al Losanna nel giorno in cui si ferma Karhunen. Cereda: ‘Conz ha la nostra fiducia. Poi valuteremo la situazione’.
Ambrì – Sei gol, di cui addirittura tre con le prime quattro conclusioni della partita. In una Valascia infreddolita e comprensibilmente semideserta, vista la totale irrilevanza della posta in palio, l’Ambrì di Luca Cereda chiude in maniera ottimale una giornata che, in verità, non si era aperta proprio nel migliore dei modi, con l’annuncio dell’infortunio occorso al portiere finlandese Tomi Karhunen. Parla di una non meglio precisata infiammazione, il comunicato stampa dell’Ambrì, stimando indicativamente in una settimana i tempi di riposo. Ciò che, naturalmente, toglie un’opzione al coach biancoblù. Il quale, tuttavia, non sembra troppo preoccupato. «Di sicuro adesso non ci metteremo a forzarlo – dice Cereda a fine serata –. Bisognerà vedere nei prossimi giorni quando sarà nuovamente in grado di allenarsi. E sulla base di come evolverà la situazione valuteremo poi quale strategia adottare sul fronte dei portieri». Infatti, non bisogna dimenticare che – oltre a Fabio Haller, che ieri si è accomodato in panchina in veste di ‘backup’ di Conz –, l’Ambrì nel frattempo si è premurato di opzionare pure un quarto portiere, quel Reto Lory che, eliminato dai playoff di B con il Visp, continua ad allenarsi in Vallese. «L’accordo che abbiamo con lui è che Reto verrà ad Ambrì in caso di bisogno, quindi per giocare» aggiunge Cereda. Prima di ribadire nuovamente che il suo numero uno lui in testa ce l’ha. «Quello è Benji – dice, senza esitazioni –. Perché abbiamo fiducia in lui, e anche stasera ha fatto una buona partita». In quello che – curiosità – era pure l’ultimo derby in famiglia con suo fratello Florian, centro della quarta linea vodese che, a dispetto dei suoi soli trentatré anni, ha deciso di appendere i pattini al chiodo.
I segnali sono incoraggianti
Contro un Losanna in disarmo, difficile dare giudizi sull’effettivo valore del successo biancoblù («credo che non si debbano analizzare troppo le partite giocate questa settimana...», dice Cereda). Tuttavia, al di là del fatto che si tratta di un successo importante di per sé, anche solo pensando al morale, dopo tre sconfitte consecutive, i segnali che arrivano dall’ultima uscita casalinga dell’Ambrì nel torneo contro la retrocessione sono senz’altro positivi. Per i due gol fabbricati dal powerplay, ma soprattutto
per il gran numero di occasioni create nella prima metà di partita. Da un lineup che ha avuto un volto ben diverso rispetto a quello sperimentale di martedì sera contro il Langnau, ma che potrebbe mutare ancora. «Avevamo già deciso prima che avremmo fatto delle rotazioni, così da far rifiatare qualcuno, dando la possibilità ad altri di giocare di più, componendo anche delle linee ad hoc – conclude Cereda –. E direi che stavolta abbiamo fornito una buona prestazione, riuscendo pure in alcuni frangenti a tenere alto il ritmo e l’intensità di gioco».