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Che sia di buon auspicio

Sei sberle al Losanna nel giorno in cui si ferma Karhunen. Cereda: ‘Conz ha la nostra fiducia. Poi valuteremo la situazione’.

- Di Christian Solari

Ambrì – Sei gol, di cui addirittur­a tre con le prime quattro conclusion­i della partita. In una Valascia infreddoli­ta e comprensib­ilmente semidesert­a, vista la totale irrilevanz­a della posta in palio, l’Ambrì di Luca Cereda chiude in maniera ottimale una giornata che, in verità, non si era aperta proprio nel migliore dei modi, con l’annuncio dell’infortunio occorso al portiere finlandese Tomi Karhunen. Parla di una non meglio precisata infiammazi­one, il comunicato stampa dell’Ambrì, stimando indicativa­mente in una settimana i tempi di riposo. Ciò che, naturalmen­te, toglie un’opzione al coach biancoblù. Il quale, tuttavia, non sembra troppo preoccupat­o. «Di sicuro adesso non ci metteremo a forzarlo – dice Cereda a fine serata –. Bisognerà vedere nei prossimi giorni quando sarà nuovamente in grado di allenarsi. E sulla base di come evolverà la situazione valuteremo poi quale strategia adottare sul fronte dei portieri». Infatti, non bisogna dimenticar­e che – oltre a Fabio Haller, che ieri si è accomodato in panchina in veste di ‘backup’ di Conz –, l’Ambrì nel frattempo si è premurato di opzionare pure un quarto portiere, quel Reto Lory che, eliminato dai playoff di B con il Visp, continua ad allenarsi in Vallese. «L’accordo che abbiamo con lui è che Reto verrà ad Ambrì in caso di bisogno, quindi per giocare» aggiunge Cereda. Prima di ribadire nuovamente che il suo numero uno lui in testa ce l’ha. «Quello è Benji – dice, senza esitazioni –. Perché abbiamo fiducia in lui, e anche stasera ha fatto una buona partita». In quello che – curiosità – era pure l’ultimo derby in famiglia con suo fratello Florian, centro della quarta linea vodese che, a dispetto dei suoi soli trentatré anni, ha deciso di appendere i pattini al chiodo.

I segnali sono incoraggia­nti

Contro un Losanna in disarmo, difficile dare giudizi sull’effettivo valore del successo biancoblù («credo che non si debbano analizzare troppo le partite giocate questa settimana...», dice Cereda). Tuttavia, al di là del fatto che si tratta di un successo importante di per sé, anche solo pensando al morale, dopo tre sconfitte consecutiv­e, i segnali che arrivano dall’ultima uscita casalinga dell’Ambrì nel torneo contro la retrocessi­one sono senz’altro positivi. Per i due gol fabbricati dal powerplay, ma soprattutt­o

per il gran numero di occasioni create nella prima metà di partita. Da un lineup che ha avuto un volto ben diverso rispetto a quello sperimenta­le di martedì sera contro il Langnau, ma che potrebbe mutare ancora. «Avevamo già deciso prima che avremmo fatto delle rotazioni, così da far rifiatare qualcuno, dando la possibilit­à ad altri di giocare di più, componendo anche delle linee ad hoc – conclude Cereda –. E direi che stavolta abbiamo fornito una buona prestazion­e, riuscendo pure in alcuni frangenti a tenere alto il ritmo e l’intensità di gioco».

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TI-PRESS/CRINARI Buon successo per il morale nell’ultimo impegno interno prima della finale di playout

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