Perizie informatiche ticinesi per il Tpf
Supporto scientifico essenziale, in un campo dove la tecnologia ha fatto passi da gigante. Il Servizio d’informatica forense della Supsi collaborerà con il Tribunale penale federale nell’ambito delle perizie giudiziarie richieste in questo complicato settore. Un’attività iniziata alla Supsi nel 2011 e che in breve tempo ha conquistato consenso e autorevolezza nella magistratura e polizia ticinesi. E quest’ultimo accordo è senza ombra di dubbio un ulteriore e significativo passo avanti, non solo per la Scuola universitaria professionale ma per l’intera ricerca praticata in Ticino. «Se ne stava discutendo da qualche mese» ci conferma Alessandro Trivilini, responsabile del Servizio informatica forense della Supsi. «Si tratta di una nuova collaborazione istituzionale – ci precisa Trivilini – fra quelle già esistenti; già due anni fa abbiamo lavorato assieme. Da lì, e grazie all’evoluzione dell’informatica forense sempre più presente, ci siamo fatti un po’ le ossa. Il Tribunale federale a quel punto ci ha chiesto di essere loro partner in questo importante campo». Il servizio che fa capo alla Supsi diviene così il primo che agisce a livello istituzionale su questo fronte e lo fa su più livelli: dalla formazione continua, alla ricerca, alle perizie. «Poter contare su partner di quel peso, come il Tribunale penale federale, per noi è ovviamente molto importante» aggiunge il ricercatore. Un percorso che certo non nasce per caso, ma è figlio di un impegno costante. «Speriamo di essere all’altezza del compito; si tratta senz’altro di una nuova sfida che ci offre grandi opportunità» commenta infine Trivilini con giustificata soddisfazione.