Dai Cantoni sostegno condizionato a ‘Sion 2026’
Il contributo della Confederazione (909 milioni di franchi) per i Giochi olimpici invernali del 2026 a Sion (Vs) genera reazioni divergenti. A favore si schierano gli ambienti turistici e i Cantoni. I partiti sono preoccupati dall’ammontare della fattura e dalle possibili conseguenze ambientali. Questi, in estrema sintesi, gli esiti della procedura di consultazione avviata dal Consiglio federale lo scorso autunno e conclusasi ieri. Il governo è persuaso delle ricadute positive delle Olimpiadi sulla coesione nazionale e lo sviluppo economico del Paese. Particolarmente attesa la presa di posizione della Conferenza dei governi cantonali (CdC). Questa si dice favorevole al progetto, ma pone due condizioni: il sostegno da parte della popolazione locale e che i crediti stanziati dalla Confederazione siano sufficienti. Per la CdC i Giochi possono portare progressi in termini di sostenibilità e innovazione. Ma i contributi della Confederazione non devono mettere in discussione altri aiuti che lo Stato federale versa ai Cantoni. Questi ultimi non sono poi disposti ad assumersi oneri previsti per la Berna federale. Sostegno a spada tratta è giunto dal Vallese e dall’associazione dei Comuni altovallesani oltre che dai Cantoni che partecipano all’organizzazione (oltre al Vallese, Berna, Vaud, Friburgo, Grigioni). Pure gli ambienti turistici sono entusiasti. L’organizzazione delle Olimpiadi rappresenta “un’opportunità formidabile”, ritiene il Ppd, secondo cui la partecipazione della Confederazione è “proporzionata e sufficiente”. Ma è necessario che il finanziamento sia assicurato, che la sostenibilità e la sicurezza siano garantite e che la manifestazione ottenga il sostegno dei vallesani (voteranno il 10 giugno). Analoga la posizione del Pbd. L’Udc è scettica. Teme che i costi finali siano molto più elevati del previsto. Il partito si esprimerà solo dopo la votazione in Vallese e quando sarà chiaro che il contribuente non dovrà assumersi ulteriori costi. Il Plr si esprimerà lunedì. I Verdi liberali pongono condizioni: i Giochi dovranno essere ecologici ed esemplari. Il Ps è critico e punta il dito contro il gigantismo degli ultimi Giochi sotto l’egida del Comitato olimpico internazionale. ‘Sion 2026’ comporta più rischi – per l’ambiente e le finanze in particolare – che opportunità. I socialisti sono inoltre del parere che il popolo svizzero debba pronunciarsi sul sostegno di un miliardo di franchi. Sulla stessa linea i Verdi. Gli ecologisti sono assolutamente contrari al finanziamento della manifestazione da parte della Confederazione. E parlano di un rischio finanziario per i Cantoni, un errore strategico per l’avvenire del turismo elvetico e una distruzione dell’ambiente. Le associazioni ambientaliste hanno la medesima posizione di fondo. ATS