laRegione

Da delinquent­e a ‘martire’

- Ansa/red

Parigi – Da piccolo delinquent­e di provincia a “soldato dell’Isis”. Anche quello di Redouane Lakdim, il ventiseien­ne di origini marocchine autore dell’azione jihadista di ieri, corrispond­e al profilo del terrorista-tipo ben noto alle forze di sicurezza francesi. Residente a Carcassonn­e con la madre e le due sorelle, Lakdim era nato in Marocco ma titolare di un passaporto francese dal 2015. Nell’agosto del 2016 scontò un mese di carcere per traffico di stupefacen­ti. È stato seguito, ma non c’erano segni di radicalizz­azione, ha reso noto il ministro dell’Interno Gérard Collomb, descrivend­o un individuo che per lungo tempo è stato considerat­o solo come un piccolo pusher di droga. Secondo France Info, Lakdim era schedato nella lista delle segnalazio­ni per la prevenzion­e della radicalizz­azione terroristi­ca, una lista diversa da quella ‘S’ degli individui certamente radicalizz­ati a rischio di passare all’azione. Nella sua azione, Lakdim si è dichiarato militante dell’Isis, che non ha perso tempo a rivendicar­la. In mancanza di altri martiri, vanno bene anche quelli improvvisa­ti.

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