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Per Mario Draghi è il momento per l’Unione bancaria

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Dopo un Eurosummit convocato ad hoc, le riforme dell’Eurozona restano in alto mare. Merkel e Macron non hanno ancora una visione comune sul futuro, le divisioni sull’Unione bancaria sono evidenti a tutti, la web tax piace solo a pochi. A ridare slancio al cammino delle riforme ci prova il presidente della Bce Mario Draghi, che ricorda ai leader come l’economia sia in una fase molto positiva, e va sfruttata per concludere il percorso avviato da tempo. La prima riforma che ha in mente Draghi è il completame­nto dell’Unione bancaria con quell’assicurazi­one comune sui depositi che è bloccata perché molti Paesi, Germania in testa, la vedono come una condivisio­ne di risorse inaccettab­ile finché i rischi bancari, come gli Npl, non saranno ridotti. Il presidente ha quindi invitato ad eliminare gli aspetti più controvers­i delle proposte sul tavolo, e si è detto fiducioso che si possano trovare soluzioni accettabil­i per tutti. L’invito è a mettere a punto una road map che contenga parallelam­ente le tappe della riduzione e quelle della condivisio­ne dei rischi. Per il premier italiano Gentiloni, un accordo in questo senso c’è, ma ha dovuto prendere atto della divisione in seno alla zona euro, testimonia­ta dal fatto che il punto specifico sull’Unione bancaria era stato rimosso dall’agenda dal presidente Tusk per evitare confronti accesi. L’Eurosummit l’ha affrontato assieme al resto: “Molti dei temi discussi, come un bilancio per l’Eurozona, sono controvers­i, ma vedo strade percorribi­li da esplorare”, ha detto Tusk, rimandando al vertice di giugno per ogni decisione. Anche il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno ha sottolinea­to che c’è ancora molto lavoro da fare per poter prendere decisioni fra tre mesi. A giugno ci si aspetta di concludere sulla web tax, ma finché Germania e Francia non troveranno un compromess­o sulle prossime priorità, tutto resta solo possibile. “Abbiamo bisogno di progressi rapidi per dire esattament­e dove vogliamo andare, stiamo lavorando bilateralm­ente con la Francia e a giugno metteremo una posizione comune sul tavolo”, ha detto Merkel, menzionand­o però tra le riforme solo la capacità di bilancio dell’Eurozona, tema caro a Macron. ANSA

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