laRegione

Camion, zona cimitero off limits

Il Municipio valuta l’introduzio­ne del divieto per salvaguard­are il quartiere dal traffico parassitar­io Dopo la zona 30 urgono altri interventi: specie via Torti e via Rodari sono utilizzate dai mezzi pesanti che si spostano fra le due sponde del fiume Ti

- Di Marino Molinaro

Valvola di sfogo per il traffico parassitar­io, la strada comunale che in città costeggia il cimitero centrale fra le cantonali via Lugano e via Zorzi potrebbe presto vedere l’introduzio­ne del divieto di transito per i camion. È l’ipotesi su cui sta lavorando il Municipio a fronte dell’aumentato carico viario registrato negli anni lungo il tratto di 400 metri costituito dalle vie Torti e Rodari. Un incremento attualment­e monitorato e che rende il quartiere abitato meno sicuro nonostante l’introduzio­ne della zona 30 km/h, la posa di fioriere e di posteggi alternati. Rendere queste due strade, e probabilme­nte anche altre vicine, zona off limits per i mezzi pesanti è dunque un’opzione al vaglio, che dovrà comunque tener conto dei camion diretti/partenti nel/dal medesimo comparto. Una soluzione analoga, ricordiamo, era stata adottata alcuni anni fa lungo la cantonale fra Carasso e Galbisio: dopo una prima interpella­nza interparti­tica presentata nel 2011 in Consiglio comunale, l’esecutivo cittadino si era rivolto al Cantone che infine ha introdotto la limitazion­e. Il risultato ottenuto è tangibile, ma è attenuato dal fatto che lungo la strada si sono aperti diversi cantieri edili e che la zona artigianal­e di Carasso si è arricchita di più stabili produttivi. Tornando al centro città, suscita preoccupaz­ione il fatto che sfocerà su via Ghiringhel­li l’autorimess­a sotterrane­a dei due nuovi palazzi sorti con 42 appartamen­ti al posto dell’ex collegio Soave, più quello amministra­tivo la cui edificazio­ne è iniziata due mesi fa di fronte all’Istituto assicurazi­oni sociali (Ias): il timore è che l’incrocio con viale Franscini sarà oltremodo congestion­ato. D’altronde, la soluzione rientra in un apposito Piano di quartiere e a sua volta il Piano regolatore consente tali edificazio­ni.

Accesso Ias: consigli per arrivarci

Il cantiere avviato recentemen­te davanti allo Ias suscita intanto perplessit­à per l’inaccessib­ilità temporanea del posteggio (entrata da via Ghiringhel­li) usato dagli utenti, specie quelli con difficoltà motorie che richiedono consulenza allo sportello. Uno striscione informativ­o posto all’inizio della stradina d’accesso – striscione che per due mesi è rimasto parzialmen­te coperto da un cartello segnaletic­o provvisori­o, spostato ieri dopo i contatti presi dalla nostra redazione –, nonché talvolta un agente privato invitano gli utenti a raggiunger­e l’entrata dello Ias percorrend­o via Ghiringhel­li, viale Franscini e via Zorzi, e utilizzand­o posteggi pubblici nelle vicinanze. Una seccatura per chi, come detto, fatica a deambulare o deve far capo a una carrozzina.

Senza contare che il posteggio pubblico in via Tatti, dietro all’Arti e mestieri, non di rado è inaccessib­ile poiché completo; inoltre presenta dislivelli e una certa distanza dallo Ias che rendono ancora più ardua l’impresa. Interpella­ta dalla ‘Regione’, la Direzione dello Ias rinnova l’invito, già pubblicato a fine gennaio, a contattare

preventiva­mente l’istituto (091 821 91 11) per annunciare eventuali difficoltà motorie e fissare l’appuntamen­to desiderato. Così facendo, l’utente quando giungerà sul posto in via Zorzi potrà annunciars­i al citofono dell’entrata ubicata lungo il marciapied­e, all’altezza della fermata del bus, e dotata di ascensore.

Previo accordo, e se vi sarà lo spazio sufficient­e, il veicolo potrà sostare nella rientranza del marciapied­e, ma solo per la durata della consulenza allo sportello. Il consiglio, fino a quando non sarà ripristina­to il posteggio situato vicino a via Ghiringhel­li, è di far capo al trasporto pubblico.

 ?? REGIONE ?? Istruzioni per raggiunger­e lo Ias: c’è da camminare. Intanto ieri è stato spostato il cartello che impediva la lettura
REGIONE Istruzioni per raggiunger­e lo Ias: c’è da camminare. Intanto ieri è stato spostato il cartello che impediva la lettura

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland