‘Ora ci sarà da lavorare’
A Mendrisio esce Croci ed entra Paolo Danielli. Formalizzato il passaggio di testimone ‘Diventare municipale è un’emozione incredibile’. Per la Città inizia una fase di transizione sino al voto per il sindacato del 27 maggio.
Il vicesindaco di Mendrisio Samuel Maffi glielo ha predetto subito, dandogli il benvenuto (con i colleghi al completo) nella sala municipale che da ieri diverrà anche per Paolo Danielli un luogo di lavoro. «Quando si entra qui qualcosa nella testa scatta – ha richiamato Maffi –. Ci si toglie gli abiti da consigliere comunale e si indossano quelli da municipale». A Palazzo comunale sono da poco passate le 14, quando si compie il passaggio di consegne. Da questo momento Carlo Croci è, a tutti gli effetti, un semplice cittadino e Danielli, formalmente, il nuovo componente dell’esecutivo. Da prassi il giudice di pace Giorgio Romano consegna la dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle leggi; Danielli legge la formula, firma e riceve le credenziali. Insomma, è fatta. Allora che effetto fa cambiare panni? «Sicuramente è un’emozione incredibile – ci risponde a caldo il neomunicipale –. Tanto più che sono in Consiglio comunale (per il gruppo Ppd-Generazione giovani, ndr) da 14 anni, gli ultimi 7 quale capogruppo. Quindi posso dire di aver fatto una bella esperienza di legislativo. E poi sono doppiamente emozionato perché subentrare a un sindaco come Carlo Croci è un valore che si aggiunge a questa mia emozione di oggi. Non sarà un compito facile, soprattutto perché vado a sostituire un uomo che ha dato tanto per la Città. Spero anch’io di entrare pian piano nei giusti ingranaggi e di dare il mio contributo». Certo è impegnativo questo passaggio di testimone, che coincide peraltro con l’inizio di una nuova epoca, di fatto, per Mendrisio. «Lo è perché, come mi hanno ricordato i nuovi colleghi di Municipio, ci sarà da lavorare – ammette Danielli –. Ma ne ero consapevole. Del resto, ho visto un po’ come funziona essendo stato attivo nella Commissione della gestione. Gli impegni sono tanti e di sicuro per affrontare i vari dossier occorrerà tempo e anche una certa dose di pazienza e di studio, oltre che di comprensione dei vari meccanismi e poi di azione». Maffi lo rassicura: «Troverai un ambiente molto positivo. Siamo pronti a lavorare con te, settimana dopo settimana».
Assegnato il Dicastero ambiente
Il segretario comunale Massimo Demenga richiama all’ordine: ad attendere l’esecutivo c’è una seduta extra. Tra poco Danielli saprà quale sarà il suo compito all’interno della compagine. Poi si entrerà in una fase di transizione, sino al 27 maggio, data fissata per l’elezione del futuro sindaco di Mendrisio. A quel punto in seno al Municipio si apri-
rà la discussione di un eventuale rimpasto dei dicasteri. Trascorre poco più di un’ora e arriva l’ufficializzazione: Danielli avrà l’Ambiente (già di Croci), mentre l’Amministrazione passerà nelle mani del vicesindaco Maffi. La riunione extra, però, è servita altresì per cadenzare il calendario delle scadenze
che accompagnerà al voto. Sottraiamo Danielli ancora qualche minuto ai colleghi: quali saranno i suoi punti cardinali? «Mi piacerebbe essere molto attivo sul territorio – ci dice –. Dare un contributo fattivo nella gestione pratica dei servizi del territorio. L’Ambiente mi va benissimo – ed è stato accontentato, ndr –, anche nelle Aziende industriali sarebbe interessante o l’Ufficio tecnico. Insomma, qualcosa di radicale sul territorio». La tensione, nel frattempo, è calata. Non così per i due contendenti al sindacato, Marco Romano (Ppd) e Samuele Cavadini (Plr), per i quali inizia la campagna.