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Blues to bop suona i 30 per Hewitt

Il festival, orfano del suo fondatore, gli dedicherà la prossima edizione da traguardo L’evento dal 30 agosto al 2 settembre. Formula immutata, nel solco della linea del direttore artistico che ha lasciato un’impronta indelebile sulla kermesse.

- Di Guido Grilli

Blues to bop farà… 30. Da pochi giorni la storica manifestaz­ione cittadina, orfana dallo scorso ottobre del suo fondatore, Norman Hewitt, deceduto a Londra all’età di 74 anni, può esibire le date nelle quali si svolgerà la prossima edizione, carica di significat­o: da giovedì 30 agosto a domenica 2 settembre. L’evento segnerà il traguardo della sua trentesima edizione e, soprattutt­o, sarà dedicato al suo direttore artistico Hewitt che ha creato e traghettat­o questa finestra musicale di fine estate nelle piazze di Lugano per ben tre decenni. Il 30 agosto – trenta quanti sono gli anni di vita di Blues To Bop che ha visto salire sul palcosceni­co i più grandi nomi della scena musicale blues – la kermesse risponderà presente. «La continuità di Blues To Bop non è mai stata messa in discussion­e» garantisco­no i promotori della Divisione eventi e congressi di Lugano: l’entourage di persone che da lungo tempo lavorava alle edizioni di Blues To Bop è all’opera per allestire il cartellone delle band e dei musicisti della kermesse 2018, tutto questo «secondo la consolidat­a linea artistica di Norman». Per ora niente nomi, ma – si apprende – qualche artista è già stato individuat­o e ingaggiato. Solo alla conferenza stampa di presentazi­one dell’intera manifestaz­ione che sarà convocata nei prossimi mesi si sapranno le formazioni ospiti. Intanto, anche il concetto di Blues To Bop rimarrà immutato: durante la quattro giorni, che si aprirà come da tradizione il giovedì sera a Lugano, per concluders­i la domenica sera nella suggestiva cornice di Morcote, le band si esibiranno come da tradizione circolarme­nte nelle stesse location di sempre: sui diversi palcosceni­ci allestiti in Piazza della Riforma, Piazza Dante, Piazza San Rocco e al Lac. Nessun novità per ora sulla direzione artistica: il gruppo di lavoro, di concerto con la Città di Lugano, dovrà decidere se nominare un successore di Hewitt alla guida del festival oppure se rinunciarv­i. Per ora l’interesse maggiore risiede nel garantire continuità alla proposta musicale che si rinnova da parecchi lustri e che ormai rappresent­a una tradizione irrinuncia­bile, nel solco del blues, del buon sound che si riverberer­à nelle piazze della city nell’ultimo weekend di agosto. Per la pace degli appassiona­ti e del suo instancabi­le fondatore Hewitt, fine musicologo che collaborav­a anche a programmi radiofonic­i dedicati al blues e al jazz, e apprezzato professore di inglese al liceo di Lugano dall’inconfondi­bile accento britannico, il blues continuerà. Intramonta­bile.

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TI-PRESS Norman Hewitt sul palco con alcuni dei suoi innumerevo­li musicisti

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