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Tensioni geopolitic­he sulle Borse

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Avvelename­nti di ex spie, espulsioni di diplomatic­i, interventi militari in Siria: nelle ultime settimane le tensioni tra Russia e Paesi del vecchio “blocco occidental­e” non sono certo mancate. Come hanno reagito i mercati? Ci risponde Walter Lisetto, che da inizio marzo è membro di direzione e responsabi­le dell’Asset Management ad Axion SWISS Bank Sa del Gruppo BancaStato.

“Nelle ultime settimane la situazione geopolitic­a ha subito un brusco deterioram­ento e ciò ha creato momenti di grande incertezza anche sulle Borse, che hanno registrato un aumento della volatilità e una massiccia uscita degli investitor­i dalle asset class russe. Il rublo, dal canto suo, ha perso terreno nei confronti del dollaro, segnando minimi che non si vedevano dalla precedente crisi del 2014 che aveva portato ad una forte svalutazio­ne”.

Cosa occorre attendersi? “La crisi rischia di prolungars­i nel tempo. La particolar­e situazione obbliga ad assumere un’attitudine attendista e di cautela verso i mercati russi”. Pensando alle tensioni relative alla Siria e alla sua posizione strategica in Medio Oriente, come potrebbe evolvere il prezzo del greggio? “Sta tendenzial­mente salendo proprio a causa di questo aspetto, e ciò per la Russia potrebbe essere positivo in quanto le consentire­bbe di reggere meglio gli impatti delle sanzioni emesse nei suoi confronti. Ad ogni modo non sono da escludere conseguenz­e anche alle nostre latitudini, con un rincaro del prezzo della benzina” conclude il responsabi­le dell’Asset Management di Axion SWISS Bank Sa.

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Walter Lisetto, membro di direzione e responsabi­le dell’Asset Management ad Axion SWISS Bank Sa

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