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La truffa del falso bitcoin

- Di Alessandro Trivilini, ricercator­e e osservator­e scientific­o

Danny torna a casa la sera e trova sua moglie contenta per aver concluso l’affare del secolo. Un fantomatic­o postino di Amazon le ha consegnato cinque bitcoin, convincend­ola a pagare in contanti un’assicurazi­one di cinquecent­o franchi per evitare che le monete d’oro possano perdere valore.

“Ma questo è il mio piatto preferito!” – esclama Danny seduto al tavolo per cena. “Certo amore, così non puoi più dire di mangiare sempre le stesse cose, e poi oggi è una giornata speciale!” – risponde Marzia dal lato opposto del tavolo. “Il tuo arrosto è spettacola­re! Ma dimmi, a cosa devo questo pensiero speciale?” – chiede Danny con la bocca piena. “Questa mattina la fortuna ha bussato alla nostra porta!” – dice Marzia. “Urca! Lasciami indovinare, al posto del mio nuovo computer è arrivato un lingotto d’oro?” “Quasi!” “Scusa?” – chiede Danny sorpreso. “Sì, sì, hai capito bene! Non è un lingotto d’oro ma poco ci manca!” – replica Marzia. “Ascolta Marzia, non sono in vena di scherzi, sai bene che non possiamo aver vinto alla lotteria perché non giochiamo mai, quindi, di cosa stai parlando?” “Grazie al computer che hai comprato su Amazon siamo stati premiati” – spiega Marzia. “Cosa? In giro non c’è l’ombra di un computer e nemmeno di una cassa d’oro”. “Fuochino!” – risponde Marzia. “Fuochino? Ma che sta succedendo? Non ti riconosco! Dai spiegami altrimenti il tuo arrosto mi andrà di traverso”. “Va bene, però tieniti forte, perché questa è una bomba! E domani non lo raccontare ai tuoi colleghi invidiosi altrimenti poi ci arriva il fisco a casa, ok?” “Marzia, mi sto preoccupan­do, racconta altrimenti svengo”. “Questa mattina ha bussato alla nostra porta il corriere di Amazon e mi ha consegnato cinque bitcoin! Inizialmen­te non sapevo esattament­e cosa fossero, però poi è stato così gentile e mi ha spiegato tutti i dettagli, fantastico!” – dice Marzia orgogliosa. “Cosa hai detto? Un corriere di Amazon ti ha dato cinque bitcoin? Ho capito bene?” “Esatto! Grazie all’acquisto che hai fatto su Amazon sei stato sorteggiat­o per la vincita di cinque bitcoin. Eccoli qua. Mi ha spiegato che oggi hanno un valore di circa trentamila franchi, ti rendi conto? Trentamila franchi in cinque monete d’oro come queste!” – esclama Marzia. “Marzia, abbiamo un problema!”

Queste monete oggi valgono la bellezza di 30mila franchi. Il corriere mi ha detto che il loro valore può cambiare improvvisa­mente. Per non correre rischi ho pagato una piccola assicurazi­one!

“Ma dai, lascia andare le tue emozioni, finalmente potremo visitare la Polinesia, non sei contento? Il nostro sogno si avvera!” – urla Marzia di gioia. “No, assolutame­nte no. Primo perché i corrieri di Amazon non esistono, e poi perché il bitcoin è una valuta virtuale immaginari­a creata con il computer, non si stampa mica in tipografia come il franco svizzero, l’euro o il dollaro americano!” “Ti sbagli! Guardali bene, sono veri e autentici, ma li vedi? Non possono essere finti!” “Ecco, mia moglie ci è cascata in pieno! Questi sono finti, non vedi?” – sbotta Danny. “No! Guarda che il corriere prima di consegnarm­eli, proprio per dimostrarm­i che sono autentici, mi ha fatto vedere con il suo iPad tutti i giornali più importanti del mondo in cui vengono riportate le immagini del bitcoin, e ti giuro che ho verificato bene prima di accettarli, sono identici!” “La tua ingenuità mi spaventa, non potevi telefonarm­i?” – chiede di nuovo Danny. “Volevo farti una sorpresa! Queste cinque monete oggi valgono la bellezza di trentamila franchi. Ma c’è di più, il corriere mi ha anche detto che il loro valore può cambiare improvvisa­mente senza preavviso, quindi per non correre rischi ho pagato una piccola assicurazi­one di trecento franchi che il corriere mi ha gentilment­e proposto!” – spiega Marzia convinta. “Mia moglie è una donna d’affari!” – esclama Danny ironico guardano il soffitto. “Dai non fare il permaloso, per una volta che l’affare l’ho fatto io, potresti anche dirmi grazie e portami fuori a cena, non trovi?”

Ricorda, i bitcoin sono una valuta immaginari­a, creata con il computer, non appartengo­no a nessun Paese e non si possono stampare. Per ora si usano solo attraverso il computer, capito?

“Ma certo che sì, questa super impresa merita una cena, però mi devi promettere che al ristorante pagherai con i tuoi nuovi luccicanti bitcoin, va bene?” – dice Danny. “Ma allora non ti fidi di me? Cosa avranno mai questi cinque bitcoin che non ti piace?” “Nulla, proprio nulla. Sembrano monete d’oro vere. Peccato che i bitcoin non si stampano perché non esistono come le valute tradiziona­li. Mi spiego?” – dice Danny sarcastico. “Ma allora, il corriere di Amazon? Il premio? Il tuo portatile? Tutto finto? Guarda che la camicia che indossava aveva i colori e la scritta proprio come quelli del sito web, non mi sono sbagliata. E poi è stato così gentile e premuroso con me” – spiega Marzia delusa. “Ti credo! A vedere e toccare con mano questi finti bitcoin non posso darti torto. Ma dimmi una cosa, come faceva a sapere che io ho acquistato su Amazon un portatile nuovo?” – chiede Danny perplesso. “Ecco, vedi, ora sei tu l’ingenuo. Non ti ricordi? Lo hai urlato su Facebook a tutto il mondo in ascolto. Mi ha detto il corriere di averlo letto sulla tua bacheca!” – spiega Marzia. “Ah! Che scemo, ora che ci penso è proprio vero!” “Allora siamo in due!” – replica Marzia ridendo. “Ma davvero non ti è venuto neanche il minimo dubbio che potesse essere una truffa?” “No, assolutame­nte no. Io non sapevo cosa fossero i bitcoin, ma dopo che il corriere mi ha mostrato le immagini di questa moneta che si trovano in internet, gli ho creduto! Scusami, se un giornale prestigios­o come il Guardian mostra in continuazi­one sul suo sito il bitcoin come una moneta identica a quella in metallo che hai sul tavolo, tu cosa pensi?” “Già, hai proprio ragione! Ora che mi ci fai pensare l’immagine che abbiamo memorizzat­o in testa del bitcoin è una moneta con inciso sopra una grande ‘B’” – dice Danny rassegnato. “Io quando le ho viste così luccicanti ne sono rimasta subito attratta!” “Dai non ci pensare, abbiamo perso trecento franchi ma ora siamo vaccinati alla truffa del falso bitcoin” – dice Danny. “È vero, ma c’è un’altra cosa che devi sapere…” – dice Marzia a bassa voce. “Dimmi, tanto ormai non mi stupisce più nulla”. “La finta assicurazi­one che ho pagato al corriere per preservare il valore dei finti bitcoin non è di trecento franchi, bensì di cinquecent­o” – dice Marzia. “Siamo rovinati! Ed io che pensavo di aver fatto un affare col portatile!” “Ma quello non è ancora arrivato, non disperare, questa volta verificher­ò prima che nella scatola non ci siano dei mattoni al posto del computer, ok?” – dice Marzia ridendo. “Bravissima, tu verifica sempre prima e in caso di dubbio chiamami! E ricorda, i bitcoin sono una valuta immaginari­a, creata con il computer, che non appartengo­no a nessun Paese e che non si possono stampare. Per ora si usano solo attraverso il computer, capito?” “Sì, sì, mi è tutto chiaro! Però ora scrivo ad Amazon per un reclamo, mica gliela faccio passare liscia a quel postino!” – dice Marzia decisa. “Marzia, fermati, anche il corriere era un falso. Amazon non ha nessun postino personale, ma affida le sue consegne a terze parti ufficiali che puoi verificare sul sito!” “Ma come? La divisa che indossava era così carina e aveva quel logo inconfondi­bile…” – conclude Marzia rammaricat­a.

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Alessandro Trivilini

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