laRegione

E ora sgravi fiscali per tutti

Undici proposte dalla destra (Udc e Al) che permettono un taglio di 125 milioni annui Dopo quindici anni, sostengono i promotori, è giunto il momento di riproporre riduzioni fiscali per ceto medio e piccole medie aziende

- a.be

Undici iniziative parlamenta­ri per altrettant­e misure fiscali. È il ‘pacchetto’ di sgravi, di riduzione della pressione tributaria, così come dovrebbe essere stando alle intenzioni di Udc e AreaLibera­le. Una grande e modulata manovra che a regime, nel 2026, dovrebbe permettere di “lasciare nelle tasche dei cittadini”, come amano dire loro, qualcosa come 125 milioni di franchi a vantaggio di ogni classe e grado sociale. Novantasei i milioni che dovrebbero risparmiar­e le persone fisiche e ventotto quelle ‘giuridiche’. Il pacchetto è stato presentato ieri mattina con uno slogan tanto accattivan­te quanto eloquente: ‘Prima noi, i contribuen­ti’. Prima delle finanze pubbliche, si sottintend­e. Democentri­sti e “arealiberi­sti” del resto non si sono nascosti dietro un dito criticando aspramente la riforma tributaria accolta dal parlamento e dal popolo domenica scorsa: troppo poco incisiva, hanno detto e ripetono oggi. Poco attenta, quella revisione, al ceto medio. Il progetto della destra si estende a 360 grandi e, per le persone fisiche, chiede un freno all’impatto del valore locativo (quello che pesa sul reddito dei piccoli e grandi proprietar­i d’immobili), ma anche deduzioni sociali solo per residenti, così come una riduzione lineare pari al 10 per cento delle aliquote sul reddito del ceto medio, single e coppie. E fanno alcuni esempi. Per ceto medio si può considerar­e un imponibile che oscilla fra i 45’900 e i 76’600 franchi. Ebbene, oggi i coniugi che raggiungon­o la quota minima (45’900) pagano un’imposta cantonale di 1’170 franchi; domani, con le riduzioni qui proposte, per lo stesso imponibile si scenderebb­e a 1’053 franchi annui (117 in meno). Più importante, ovviamente, il guadagno per le fasce dei contribuen­ti più benestanti con imponibile sui 76’600 franchi. In quest’ultimo caso il risparmio lievitereb­be a 409 franchi annui. Risparmi più o meno simili anche per le persone sole, perché come detto il taglio del dieci per cento – che sale al 15 per il ceto medio alto – sarebbe lineare. Riduzioni anche per le persone giuridiche per le quali si propone di ridurre al 5 per cento (oggi è al 9) l’aliquota dell’imposta sull’utile. “Il momento è adesso. Ora è il momento giusto per lanciare dopo quindici anni un nuovo pacchetto equilibrat­o di sgravi fiscali” si legge nella nota dei promotori. È tempo, insomma, di “togliere un po’ di pressione in modo mirato e ragionato a chi da sempre paga”.

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LA REGIONE Poche le chance in Gran Consiglio

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