Carletti, la voce speranza degli ultimi
Inizia le sue giornate cantando, già dalle prime luci dell’alba, da un insolito palco: la torre campanaria della Parrocchia di San Patrizio, nella città de La Libertad, in Ecuador. Eppure, verrebbe di primo acchito da pensare, c’è ben poco da cantare, conoscendo la realtà del Paese sudamericano. Padre Pierluigi Carletti, missionario salesiano originario di Cavigliano, questa passione la coltiva sin da piccolo. Per lui, 51anni trascorsi tra i poveri e gli emarginati vuol essere, innanzitutto, un messaggio di speranza affidato alle lodi al Signore e a brani della tradizione sudamericana. Il canto non ha mai smesso di accompagnare il suo cammino. Addirittura ora ha inciso un album (intitolato “Padre Chico”), un cofanetto con le sue canzoni destinato ai suoi benefattori. «Attraverso la musica, cerco di trasmettere segni di speranza per chi è nella sofferenza – racconta –. Una speranza basata sulla fede e che aspira al cambiamento e all’ottimismo. La musica arriva al cuore delle persone. La melodia, il ritmo, i colori, ci portano in un istante in altri mondi. So che non risolleverò le sorti del Paese, ma questa allegria che affido alla mia voce è solidarietà e condivisione con i meno fortunati». Finito di cantare, il religioso si tuffa nella cruda realtà, nella sua assidua azione umanitaria. «In questi tempi ho iniziato un lavoro di assistenza agli anziani. Con l’aiuto dei catechisti della Parrocchia proponiamo loro animazioni e attività manuali che possano occuparli durante la giornata. Inoltre garantiamo loro un piatto caldo». Il successo di questa iniziativa lo testimonia il fatto che «c’è gente che già alle 4 di mattina si presenta dinnanzi alla porta, che solitamente apriamo alle 8…». Anima del “canto di chiesa”, convinto che in una comunità la lode del Signore passi necessariamente attraverso le voci dei credenti che si uniscono in una preghiera corale, “Padre Chico” non perde comunque di vista la situazione del reale: «Siamo in piena bancarotta, le riforme e i nobili intenti del precedente governo hanno dovuto fare i conti con il crollo del prezzo del petrolio. L’Ecuador oggi è in ginocchio». Una triste realtà che in ogni caso non basta a fargli passare la voglia di far pregare la gente con gioia e allegria. La canzone di chi non ha voce ma non perde la speranza. Padre Carletti incontrerà stasera, dalle 19, i suoi amici e benefattori nella palestra di Cavigliano, dov’è in programma una cena povera.