Scalo, due hangar ai voti del legislativo
Circa sei milioni di franchi per realizzare due hangar all’aeroporto di LuganoAgno. Manca ancora il rapporto favorevole della commissione della Gestione che è sostanzialmente già pronto e, a meno di clamorose sorprese, verrà sottoscritto lunedì prossimo. È questo il piatto forte della prossima seduta di Consiglio comunale di Lugano in programma lunedì 14 maggio. Nell’ordine del giorno, la richiesta di credito è di circa 20 milioni di franchi e include anche la parte relativa all’acquisizione dei terreni del Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (Psia). Ma nel corso della seduta verrà messa ai voti (e presumibilmente accettata) la separazione in due del messaggio. Il via libera alla costruzione di hangar, considerati elementi necessari e utili allo sviluppo dello scalo, appare scontata e sostenuta da un’ampia maggioranza del legislativo. Questo, malgrado alcuni consiglieri comunali (di area liberale) continuino a ritenere che sarebbe stato meglio anticipare la ricapitalizzazione di Lugano Airport Sa (Lasa) prima di affrontare la trattanda. L’accoglimento del credito fungerà anche da segnale politico nei confronti del Municipio e soprattutto del Consiglio di Stato che lo attendeva e, come ribadito dal direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, è pronto a impegnarsi nel sostenere Lasa. L’argomento aeroporto non è però l’unico motivo d’interesse della prossima seduta di Consiglio comunale. Ai voti ci saranno i crediti di costruzione di 5,3 milioni di franchi per la scuola dell’infanzia e della mensa delle elementari del quartiere di Sonvico e di 1,15 milioni per la via agli Orti nel quartiere di Molino Nuovo. Altri 4,6 milioni sono invece chiesti per rifare le condotte dell’acqua potabile a Carabbia-Carona, Castagnola, Besso, Breganzona, Bioggio e Cimadera. Non solo. Approdano infine in legislativo dopo essere rimaste nel cassetto per anni due mozioni significative, una riguarda le società partecipate della Città (cfr. articolo sopra) e risale al novembre 2012, l’altra addirittura a due anni prima. Quest’ultima chiedeva al Municipio di attivarsi, tramite le Ail Sa e altri partner, per un impianto di produzione di biogas e di allestire uno studio di fattibilità, con o attraverso le Tpl Sa, per sostituire progressivamente i bus a diesel con quelli a metano. Ma l’esecutivo invita a respingerla.