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Lo spirito olimpico entra all’Usi

Il 9 maggio conferenza con atleti disabili e normodotat­i ricevuti dal rettore e dal capo del Decs Bertoli

- Di Guido Grilli

Le sfide degli atleti con handicap fisico, mentale e sordità raccontate dai protagonis­ti, tra esperienze sulle prestigios­e piste dei Giochi olimpici, emozioni e solidariet­à sportiva

Riunire atleti olimpionic­i di sci con handicap fisici o mentali e normodotat­i, mettendo in luce non solo l’entusiasmo e il superament­o delle difficoltà, ma mostrando pure le tecnologie oggi disponibil­i per consentire al maggior numero di uomini e donne di prendere parte a un evento grandioso: le Olimpiadi. Si direbbe una scommessa improbabil­e, invece per molti sportivi questo traguardo è stato tangibile. La riprova? La testimonia­nza che gli stessi atleti si apprestano a trasmetter­e mercoledì prossimo, 9 maggio alle 18.30 all’Auditorio del campus di Lugano dell’Università della Svizzera italiana, in un incontro pubblico intitolato ‘4 realtà per un unico spirito, quello olimpionic­o’. Tra i numerosi obiettivi dell’evento, quello di “condivider­e il valore profondo dell’autentico spirito olimpico”. All’incontro prenderann­o parte atleti di Swiss Olympic, Swiss Paralympic (sport per atleti con handicap fisico), Special Olympics Switzerlan­d (sport per atleti con disabilità mentale) e Deafympic (sport per atleti sordi), che saranno introdotti dal rettore dell’Usi, Boas Erez, e dal direttore del Dipartimen­to dell’educazione, della cultura e dello sport, Manuele Bertoli. La conferenza sarà moderato dal giornalist­a della Rsi, Stefano Ferrando affiancato da Fulvio Sulmoni dell’Fc Lugano. Ideatore e organizzat­ore della conferenza pubblica, Marco Imperadore, che con sua stessa sorpresa, ha trovato terreno fertile e grande sensibilit­à al tema ed è riuscito a farsi aprire le porte dell’ateneo luganese. «Giorgio Piffaretti, del servizio sport Usi-Supsi, si è mostrato da subito entusiasta dell’idea e da qui si è messo in moto con facilità l’organizzaz­ione che inizialmen­te voleva limitarsi a poche associazio­ni e che, invece, a conti fatti riunirà tutti i rappresent­anti dei vari settori di sport olimpici. Si tratta nel suo genere di un unicum in Ticino» – spiega soddisfatt­o Imperadore.

Più di una gara

«Ognuno degli atleti racconterà la sua propria specificit­à nella disciplina dello sci» – osserva l’ideatore dell’iniziativa. Insomma, difficoltà e strategie per superare i limiti della disabilità e vincere la sfida della vita e anche singole gare e trofei importanti. La maggior parte degli ospiti presenti mercoledì vanta medaglie olimpionic­he e cercherà di trasmetter­e al pubblico l’entusiasmo del proprio traguardo, dalla fase

preparator­ia degli allenament­i fino alla performanc­e atletica vera e propria. Ma ecco i nomi degli atleti e rappresent­anti che prenderann­o parte venerdì all’incontro a più voci: Deborah Scanzio, atleta Swiss Olympic (sci freestyle); Murat Pelit, atleta Swiss Paralympic e membro Associazio­ne InSuperAbi­li

(sci alpino); Walter Lisetto, presidente Associazio­ne InSuperAbi­li; Lisa Imperadore e Andrea Callegher, atleti Special Olympics e membri della società Sport Invalidi Lugano (sci nordico); Sladjana Pansera, coordinatr­ice Svizzera italiana Special Olympics; Philippe Steiner, atleta Deaflympic­s (sci alpino);

Thomas Schmidt, Federazion­e sportiva dei sordi della Svizzera. I relatori raccontera­nno cosa significa partecipar­e a una gara di Special Olympics. Lo sventolare di tante bandiere, tanti mondi uniti e con gli stessi ideali di solidariet­à, rispetto e di un sano agonismo.

 ??  ?? L’impresa agli Special Olympics 2018 in Estonia dei luganesi Alfio Lorenzetti, Samuele Cattaneo e Lisa Imperadore
L’impresa agli Special Olympics 2018 in Estonia dei luganesi Alfio Lorenzetti, Samuele Cattaneo e Lisa Imperadore

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