A Campione soffrono anche i commerci
Parlano di “catastrofe annunciata che si poteva evitare” e si appellano al prefetto di Como Bruno Corda affinché adotti “tutti quei provvedimenti che possano consentire di avviare il superamento di questa crisi”. Sono i commercianti di Campione d’Italia che in una lettera al prefetto scrivono che “non solo il Comune è a un passo del dissesto, non solo il Casinò rischia il fallimento, ma anche tutte le attività economiche e commerciali dell’enclave rischiano la chiusura definitiva”. L’Associazione operatori economici di Campione d’Italia parla di situazione disperata “a causa della neoeletta amministrazione che non ha ritenuto di attivarsi nei modi e nei tempi suggeriti per poter creare le condizioni di superamento della crisi”. Non c’è dubbio che nell’enclave i consumi siano vistosamente calati, fatto anche dovuto “agli oneri pretesi dalle Autorità svizzere sulle merci destinate a Campione”. Per i commercianti a pagare il prezzo più salato sono i pensionati nei “confronti dei quali sono state avviate azioni giudiziarie di sfratto”. Pensionati che senza le integrazioni non sono più in grado di pagare l’affitto. L’incarico di recuperare le somme non pagate è stato affidato ad un avvocato di Como. Nel frattempo, gli oltre cento dipendenti continuano a non ricevere gli stipendi di febbraio (la seconda quindicina), marzo e aprile e la 13esima. La Rsu ha scritto al prefetto, alla Corte dei Conti, alla Procura e al Tribunale di Como per segnalare l’aggravarsi della situazione. Il mancato pagamento degli stipendi è stato motivato dal sindaco Roberto Salmoiraghi con il blocco delle risorse finanziarie da parte del Tribunale di Como. Blocco smentito dai giudici. Anche per il Comune si parla di grossi tagli del personale, anche se ancora non è dato conoscere il piano commissionato ad uno studio specializzato di Milano. A farne le spese sarà anche la scuola materna dove è previsto il taglio di nove posti di lavoro. Il Consiglio d’amministrazione della Scuola dell’Infanzia Garibaldi ha comunicato che “ha deliberato la risoluzione dei nove contratti di lavoro in essere con termine coincidente con la scadenza della convenzione prevista per il 31 agosto”. Intanto, l’altra sera in Consiglio comunale il tema forte della seduta, ossia il “riequilibrio finanziario pluriennale del Comune” che è a un passo dal dissesto finanziario, è stato solo accennato per carenza di documentazione.