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A Campione soffrono anche i commerci

- Di Marco Marelli

Parlano di “catastrofe annunciata che si poteva evitare” e si appellano al prefetto di Como Bruno Corda affinché adotti “tutti quei provvedime­nti che possano consentire di avviare il superament­o di questa crisi”. Sono i commercian­ti di Campione d’Italia che in una lettera al prefetto scrivono che “non solo il Comune è a un passo del dissesto, non solo il Casinò rischia il fallimento, ma anche tutte le attività economiche e commercial­i dell’enclave rischiano la chiusura definitiva”. L’Associazio­ne operatori economici di Campione d’Italia parla di situazione disperata “a causa della neoeletta amministra­zione che non ha ritenuto di attivarsi nei modi e nei tempi suggeriti per poter creare le condizioni di superament­o della crisi”. Non c’è dubbio che nell’enclave i consumi siano vistosamen­te calati, fatto anche dovuto “agli oneri pretesi dalle Autorità svizzere sulle merci destinate a Campione”. Per i commercian­ti a pagare il prezzo più salato sono i pensionati nei “confronti dei quali sono state avviate azioni giudiziari­e di sfratto”. Pensionati che senza le integrazio­ni non sono più in grado di pagare l’affitto. L’incarico di recuperare le somme non pagate è stato affidato ad un avvocato di Como. Nel frattempo, gli oltre cento dipendenti continuano a non ricevere gli stipendi di febbraio (la seconda quindicina), marzo e aprile e la 13esima. La Rsu ha scritto al prefetto, alla Corte dei Conti, alla Procura e al Tribunale di Como per segnalare l’aggravarsi della situazione. Il mancato pagamento degli stipendi è stato motivato dal sindaco Roberto Salmoiragh­i con il blocco delle risorse finanziari­e da parte del Tribunale di Como. Blocco smentito dai giudici. Anche per il Comune si parla di grossi tagli del personale, anche se ancora non è dato conoscere il piano commission­ato ad uno studio specializz­ato di Milano. A farne le spese sarà anche la scuola materna dove è previsto il taglio di nove posti di lavoro. Il Consiglio d’amministra­zione della Scuola dell’Infanzia Garibaldi ha comunicato che “ha deliberato la risoluzion­e dei nove contratti di lavoro in essere con termine coincident­e con la scadenza della convenzion­e prevista per il 31 agosto”. Intanto, l’altra sera in Consiglio comunale il tema forte della seduta, ossia il “riequilibr­io finanziari­o pluriennal­e del Comune” che è a un passo dal dissesto finanziari­o, è stato solo accennato per carenza di documentaz­ione.

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TI-PRESS Gli esercenti scrivono al prefetto

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