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Coach Aiolfi: ‘Ce la vogliamo giocare’

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Il Bellinzona è prossimo all’uscita, visto che si gioca al meglio delle 5 e l’Elfic è avanti 2-0. Ma l’ultima sfida ha visto le ragazze di Aiolfi stare a lungo in partita e solo qualche distrazion­e di troppo ha impedito loro di rendere la vita dura sino al 40’. «In questa sfida, che non vogliamo sia l’ultima, dobbiamo evitare tutte quelle sbavature che ci sono costate la possibile vittoria – dice un esuberante Aiolfi –. Dobbiamo fare tesoro degli errori più banali, come la mancanza di tagliafuor­i e conseguent­e canestro su secondo tiro, e come qualche palla persa o una rotazione difensiva lenta. Vogliamo giocarcela». Bordoli era squalifica­ta, e mancava anche Voumard... «Le ragazze scese in campo hanno dato tutto, e questo è stato un segnale positivo della compattezz­a del gruppo. È chiaro che avere due cambi in più aiuta sempre, e quindi in gara 3 saremo ancor più determinat­e. Mi auguro di avere un bel pubblico a sostenerci che è sempre uno stimolo importante». Il Lugano è ospite del Boncourt sul quale vanta un 2-0 che non deve però dare troppe certezze. La squadra giurassian­a è ben altra cosa fra le mura amiche, Petit ne è consapevol­e Petit. Già sabato era sull’attenti: «Dobbiamo ricordarci quello che abbiamo fatto a partire dal secondo quarto e applicarlo oggi, solo così si può pensare di vincere. Non possiamo concedere nulla perché avranno un gran sostegno dal pubblico e sanno che se perdono la loro stagione è finita». Il risultato di sabato ha fornito un’indicazion­e sulle forze in campo ma nei playoff vincere di 50 o di 1 vale la medesima cosa. Occhio quindi a non prendere le cose sottogamba. Per la Sam, sull’1-1 col Neuchâtel, la sfida è di quelle toste. La bella prova di mercoledì ha dimostrato che la sua fase difensiva è l’arma letale, e quindi dovrà gestire la gara con questo stesso principio. Al netto degli infortuni, la Sam avrebbe meritato due vittorie e quindi sa che deve vincerne almeno una per arrivare a riconquist­are il fattore campo. Gubitosa era stato chiaro: «Mercoledì abbiamo dimostrato la nostra forza, con un collettivo che funzione sui due lati del campo. Occorre continuare con la stessa intensità e non lasciar giocare il Neuchâtel neanche in casa sua, come del resto abbiamo già fatto un mese fa». Già, perché Martino e compagni sanno di avere un gruppo di stranieri in grado di dare continuità di rendimento, cosa che nel Neuchâtel sinora non abbiamo visto. Aw si applica anche quando gli mettono la museruole. È un pivot di quelli veri in quanto a rendimento: se lascerà ancora Rakovic al palo, sarà un atout in più.

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