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È mezzogiorn­o di fuoco

Comincia dall’Austria l’avventura danese della Nazionale di Fischer. ‘Oggi è fondamenta­le la gestione delle emozioni’.

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Si parte, finalmente. Per lavare l’onta dei Giochi in Corea, da dove la Svizzera di Fischer se n’era tornata con la coda tra le gambe, eliminata agli ottavi da una Germania comunque strepitosa (per non dire sempliceme­nte incredibil­e). E se è vero, com’è vero, che per evitare spiacevoli inconvenie­nti è meglio partir subito con il piede giusto, i Niederreit­er e gli Andrighett­o faranno bene a diffidare della pur neopromoss­a Austria. In un mezzogiorn­o che si preannunci­a infuocato, anche solo in consideraz­ione del fatto che delle due squadre in pista, l’unica a non aver assolutame­nte nulla da perdere è quella messa in pista dal pur svizzeriss­imo Roger Bader.

Parla El Niño, l’uomo da 26 milioni di dollari. ‘C’è chiarament­e uno scarto generazion­ale. E desidero che gli altri mi seguano’

Leader di questa Svizzera, e non potrebbe essere altrimenti, è la star dei Minnesota Wild Nino Niederreit­er, senz’altro il più pagato di tutti nello spogliatoi­o rossocroci­ato, visto che il contratto quinquenna­le firmato al Xcel Energy Center gli frutterà oltre 26 milioni di franchi. A dispetto dei suoi soli venticinqu­e anni, El Niño è già al suo quinto Mondiale di una carriera internazio­nale avviata nel 2010. Più di lui ne hanno giocati soltanto Raphael Diaz, Simon Moser e Reto Berra, che oggi si apprestano a inaugurare il sesto della serie. «C’è chiarament­e uno scarto generazion­ale all’interno di questa squadra – dice l’ala di Coira, vicinissim­a a superare la soglia delle cinquecent­o partite in carriera nel campionato più ricco del mondo –. Questo perché diversi giocatori d’esperienza hanno nel frattempo deciso di smettere, quindi ora tocca agli altri assumere la leadership. Come il sottoscrit­to, che c’era già otto anni fa. E desidero che gli altri mi seguano».

‘In porta? Gioca Tosio’

L’allenament­o di ieri, intanto, ha fornito le prime indicazion­i su ciò che ha in testa ‘Fischi’ per il debutto alla Royal Arena di Copenaghen. «Oggi contro l’Austria sarà fondamenta­le il controllo delle emozioni – ammonisce il coach dei rossocroci­ati –. Il nostro è un gruppo composto da cavalli giovani, che scalpitano perché non vedono l’ora di galoppare. E quando lo faranno dovranno farlo intelligen­tentemente, ad esempio evitando i falli inutili». Quanto alle linee, ieri le coppie di difesa erano formate da Müller e

Diaz. Siegenthal­er e Genazzi, Kukan e Untersande­r e Fora e Frick. In attacco, invece, la ‘paradestur­m’ era composta da Hofmann, Corvi e Niederreit­er, mentre negli altri terzetti sudavano Scherwey, Haas, Andrighett­o; Riat, Moser, Vermin; Baltisberg­er, Schäppi, Rod. Di conseguenz­a, in soprannume­ro oggi dovrebbero esserci Sutter e Walser. Bocche cucite, invece, sul nome di chi prenderà il posto tra i pali sia nella sfida d’esordio, sia nella seconda uscita (domani sera contro la Slovacchia). «Chi gioca oggi? Renato Tosio», risponde Fischer con una battuta. M.M./RED

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KEYSTONE Grégory Hofmann, Nino Niederreit­er ed Enzo Corvi: è questa la ‘paradestur­m’

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