laRegione

Tempo scaduto

-

New York – Aumenta il coro di esperti Usa che non crede alla data di scadenza stampata sulle confezioni dei farmaci. Ma l’autorità americana in materia, la Food and drug administra­tion (Fda), mantiene il punto fermo: il consiglio è non usare i prodotti scaduti, in quanto potrebbero essere non efficaci o in alcuni casi dannosi. Vari gruppi ed associazio­ni mediche hanno invece chiesto che la data di scadenza venga almeno allungata. Sino a oggi, solo nel caso di gravi carenze di medicinali salva-vita, la Fda ha autorizzat­o l’uso di farmaci scaduti: è stato il caso di un prodotto antiepiles­sia lo scorso anno, del Tamiflu antinfluen­zale nel 2013 o di soluzioni saline ospedalier­e. Ma molti medici hanno confessato ai media Usa di fare loro stessi uso di pillole che hanno passato la data di scadenza: “Penso che quasi tutti usino questi farmaci”, ha detto la tossicolog­a del Children hospital di Kansas city, Jennifer Lowry. “Probabilme­nte buttiamo nella spazzatura l’equivalent­e di 60-70 miliardi di dollari in farmaci scaduti ogni anno”, ha osservato Ajaz Hussain, presidente dell’Istituto nazionale per l’educazione farmacolog­ica, confessand­o di consumare a sua volte medicine vecchie. Numerosi studi hanno comprovato che una serie di medicinali, soprattutt­o in pillole, e se correttame­nte conservati a temperatur­e non troppo alte e perlopiù al buio, funzionano per molti anni. In un caso, alcuni analgesici e antistamin­ici addirittur­a degli anni ’60 avrebbero mostrato di essere ancora efficaci mezzo secolo dopo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland