Swiss Israel Day fuori dal conflitto
Il consigliere federale e capo del Dipartimento degli affari esteri, Ignazio Cassis, sarà l’ospite atteso di Swiss-Israel Day 2018, organizzato dalla sezione Ticino dell’Associazione Svizzera-Israele, in agenda domenica 27 maggio alle 17 al Palazzo dei Congressi di Lugano. L’evento annuale quest’anno assumerà particolare significato: saranno infatti celebrati i 70 anni della fondazione dello Stato di Israele e i 69 anni delle relazioni diplomatiche con la Svizzera: quest’anno dedicato a Innovazione e scienza per la pace. Tra gli altri ospiti della giornata – oltre ad alcuni consiglieri di Stato ticinese, Christian Vitta, Normann Gobbi e Paolo Beltraminelli, consiglieri nazionali e municipali di Lugano – il professor Daniel Zajfnman, presidente dell’Istituto Weizmann delle scienze, Rehovot, Israele, tra i centri di ricerca più rinomati, che parlerà di come l’innovazione e la scienza possono avvicinare i popoli. SwissIsrael Day proporrà pure un’ora musicale con la voce di Einat Betzalel, cantante israeliana e solista dell’Orchestra sinfonica ‘L’Orchestre Festival’ all’opera di Berna. La presentazione dell’evento ieri in conferenza stampa ha affrontato attraverso le domande dei giornalisti anche il tema del conflitto israelo-palestinese, tuttavia l’associazione ticinese, attiva dal 1957 e presieduta da Adrian Weiss – ha ribadito di essere apolitica e apartitica e di non occuparsi di politica, e di sperare unicamente nel processo di pace. Lo sguardo con cui la giornata del 27 maggio guarderà Israele – è stato evidenziato – è quello di Israele come nazione economica. Già quattrocento le persone che si sono annunciate all’evento, aperto a tutti e gratuito. Chi fosse interessato ad aderire alla giornata di studio è invitato ad annunciarsi via e-mai all’indirizzo, segreteria@asi-ticino.org o con un sms al numero 078 635 66 20. L’Associazione Svizzera Israele, sezione Ticino, negli ultimi quattro anni in particolare si è espansa, giungendo oggi ad essere la più numerosa come entità di iscritti e simpatizzanti nell’intera Svizzera. Gli obiettivi del sodalizio – evidenzia l’associazione – rimangono quelli di far conoscere lo Stato d’Israele nella sua essenza attuale, uno Stato democratico, che non fa distinzione di religione, etnica e di costumi; dove il razzismo è fuorilegge; un territorio entro i cui confini convivono – e sono rappresentati al governo – ebrei, arabi, cattolici, protestanti, maroniti, copti, e altre fedi ancora.